Salerno. Taxi abusivi, affare lucroso senza rischi e tasse
Sono una cinquantina i tassisti abusivi che circolano in città. Questo il dato che emerge dall’osservazione quotidiana di chi questo lavoro lo svolge nella piena legalità. Gaetano Ricco è il presidente della coop Radio Taxi Co.ta.sa scrl, alla quale aderiscono 31 dei 40 taxi che operano in città. Una ventina di auto a turno sono in servizio nel piazzale della stazione ferroviaria, 15 nei parcheggi esterni (piazza della Concordia, piazza Monsignor Grasso a Mercatello, piazza Volontari della Libertà a Pastena, piazza San Francesco al Carmine e via Velia) e cinque svolgono il servizio di notte. I turni sono disposti dal Comune, con una rotazione giornaliera sui posteggi. «Abbiamo presentato anche una denuncia alla procura tramite il nostro legale – ricorda “Europa 1”, come è noto Ricco dalla sigla del suo taxi – con foto e visure del Pra per stabilire gli intestatari delle auto che svolgono abusivamente il servizio di trasporto, ma da due anni non sappiamo più nulla».
Il proliferare di abusivi. Il fenomeno in questi due anni è rimasto sostanzialmente quello ma con l’arrivo di un maggior numerosi di turisti potrebbe aumentare se non si pone un freno. «Si tratta di tassisti abusivi di Salerno e dintorni che operano alla luce del sole facendo anche tappa davanti alla stazione ferroviaria e a piazza della Concordia, con danno alla nostra categoria, alle casse dello Stato e soprattutto alla clientela». Un tassista, infatti, deve avere un mezzo idoneo al servizio, controllato, dotato di misure di sicurezza non presenti nelle auto normali. Il tassista è sottoposto annualmente a test antidroga e di idoneità fisica a svolgere la mansione, ha una patente professionale e un’iscrizione alla Camera di Commercio, tramite un esame da sostenere in Regione. A svolgere abusivamente il servizio sono sempre più navette di alberghi che fanno la spola dalla stazione ferroviaria o dall’aeroporto alle strutture ricettive oppure accompagnano i turisti in escursioni e perfino si fermano sotto le navi da crociera per i trasferimenti a Pompei o versi altre mete della regione. «Ci sono auto di B& B di Salerno e della provincia e navette di alberghi, ma solo di fuori città, che si comportano come veri e propri taxi o Ncc, pur non essendo autorizzati a farlo. C’è pure qualche autista di vetture a noleggio con conducente che fa
il furbo, prelevando i turisti per strada, una volta che hanno lasciato i loro clienti semmai alla stazione o piazza della Concordia ».
I clienti raggirati. L’abusivo spesso truffa il cliente. «Queste persone – sottolinea Ricco – propongono ai turisti un trasferimento apparentemente più competitivo rispetto ai taxi. I tassisti, però, qualunque sia il numero dei passeggeri applicano lo stesso costo, l’irregolare lo moltiplica per quanti salgono sul suo mezzo. Il caso classico è quello del viaggio verso la Costiera: un taxi, a seconda del traffico, prende 80-120 euro da Salerno ad Amalfi; loro si propongono dai 50 agli 80 euro a persona per la stessa tratta. Il turista crede di risparmiare ma alla fine, essendo almeno tre persone, paga il doppio se non il triplo di quanto avrebbe dato al taxi. E tutto, per giunta, su un mezzo non idoneo e al “nero”». Il 90% dei trasferimenti degli irregolari sono da Salerno alla Costiera amalfitana o per l’aeroporto di Napoli e il 10% verso il Cilento.
L’assenza di controlli. Il presidente Ricco chiede più controlli «da parte delle forze dell’ordine contro l’abusivismo per tutelare chi svolge regolarmente questa attività di trasporto pubblico, la casse dello Stato e in primis i viaggiatori ». E ricorda: «C’è la necessità di una decina di taxi in più autorizzati dal Comune a Salerno, anche perché quelli attuali sono costretti a turni massacranti di lavoro, anche di 10-11 ore al giorno per soddisfare la clientela che spesso rimane senza mezzo e cade nelle grinfie degli abusivi. È necessario, inoltre, che siano allestiti altri due parcheggi destinati ai taxi, uno davanti all’ospedale Ruggi e l’altro alla stazione marittima».