San Vito Positano, commovente messaggio di Paola Fusco: “Dimostriamo di essere uniti”
Commovente messaggio di Paola Fusco, sorella di Fabio, sulla situazione del San Vito Positano. Paola è una che ha respirato calcio fin da piccola, grazie al padre, noto un po’ a tutti come Bearzot.
“Ora vi racconto a cosa stiamo pensando da giorni…raccontandovi la conversazione avuta stamattina con Bearzot.
“il tempo sta per scadere e il glorioso San Vito Positano 1956 rischia di scomparire. Positano non merita questo. C’è chi parla di debiti occulti, chi parla di mancanza di volontà, ma tutti noi dobbiamo andare oltre il chiacchiericcio di strada, per il bene superiore.
Vi chiederete perché ho tanto a cuore le sorti di questa squadra? Sono cresciuta ascoltando quotidianamente i racconti di mio padre(detto Bearzot), racconti accorati di partite, aneddoti, trasferte fatte con pochi mezzi ma con tanto cuore e tanta passione. Il San vito Positano, fino alla costruzione dell’attuale campo sportivo, giocava sempre in trasferta (Agerola, Sorrento, Vico Equense) ma questo non è stato mai un problema.
Bearzot per 11 anni di fila ha portato a casa le divise dei giocatori, facendole lavare alla moglie. Con le proprie auto i dirigenti prelevavano i giocatori dalle proprie abitazioni sparse in tutta la Penisola. Neanche questo è stato mai un limite perché queste persone lo facevano con amore, grinta, passione. Di chi stiamo parlando? Provo a citarne qualcuno, scusandomi anticipatamente per qualche dimenticanza. Tutto ha avuto inizio grazie al grande cuore di Don Raffaele e dal fondatore Caldiero Michele. Picci Cosimo, Rispoli Ferdinando, Di leva Natale, Di leva luigi, il grande Presidente Domenico Barba(Mimi), Parlato Enzo(barbone) Vincenzo Rossi, Latino Salvatore, l’indiscusso Mister Mazzacano Salvatore, Peppe Barba(profumiere), Fusco Antonio(Bearzot).
Successivamente è subentrato l’amato Carlo Attanasio con il suo immenso cuore e la sua grande passione, Mario Rianna, Mario Marrone, Antonio Palumbo, Cuccaro Gaetano(sordatiello), Castellano Giuseppe, Castellano Aniello, Fiore Luigi, Scala Giancarlo, per poi arrivare ai tempi nostri, con gli attuali dirigenti che tutti conosciamo. Cosa ne sarà del San Vito Positano? Il prossimo autunno vedremo i nostri amati giocatori scendere sul manto erboso del de Sica, sentiremo ancora le urla gioiose dei nostri bambini mentre fanno scuola calcio? La mia speranza, come quella di tante persone che amano questi colori, è quella di non far morire questo sogno. Dimostriamo di essere un paese unito pronto a difendere la sua storia”.