Scatta l’allarme terrorismo a Roma. Forze dell’ordine alla ricerca di un siriano: “Andrò in paradiso”
Allarme terrorismo a Roma. Le Forze dell’Ordine sono alla ricerca di un siriano che ieri, durante una conversazione telefonica ha affermato “Domani a Roma sarò in paradiso!”, frase che ha allarmato la Questura romana.
L’allarme antiterrorismo è scattato ieri sera ed è stato diramato dalla questura a tutte le volanti della capitale.
na frase che farebbe intendere che l’uomo sarebbe pronto ad un’attacco suicida nella Capitale.
Già nella notte è stato dato ordine dalla questura a tutte le volanti di prestare la massima attenzione, segnalando a tutti gli agenti le tre possibili identità del siriano che, ovviamente, non sono state rese note. Il soggetto ricercato avrebbe circa trent’anni, porterebbe la barba e, nella foto diramata alle volanti sarebbe ritratto a Berlino.
La polizia ha ritenuto di non divulgare le generalità e l’immagine proprio per effettuare ulteriori accertamenti e per verificare la possibilità che lo straniero sia già arrivato in città. Dell’indagine si occupa l’Antiterrorismo che avrebbe ricevuto alcune indicazioni pure dai servizi segreti.
La foto che è stata diramata con la «segnalazione di rintraccio di soggetto pericoloso» mostra un ragazzo con la barba che guarda nell’obiettivo. Si trova a Berlino, in una piazza. L’analisi dell’immagine sembra confermare che si trovi in Pariser Platz, davanti alla porta di Brandeburgo. È stata trovata su Facebook. Secondo le notizie trasmesse è nato in Siria il 5 maggio del 1991, ma anche su questo sono in corso controlli.
Il fatto che abbia deciso di «postare» una foto scattata a Berlino ha riportato al 19 dicembre 2016 quando Anis Amri, tunisino di 25 anni, si lanciò con un camion sulla folla che visitava uno dei mercatini di Natale nel quartiere Charlottenburg, provocando 12 morti e 56 feriti. La fuga del giovane finì in Italia. Amri fu fermato da due poliziotti la notte del 23 dicembre a Sesto San Giovanni all’esterno della stazione ferroviaria e ucciso.