A Sorrento ci sono tre casette dell’acqua ma solo una funziona, vergogna e spreco di soldi pubblici
Nella città di Sorrento sono state installate tre casette dell’acqua che avrebbero dovuto permettere ai cittadini di rifornirsi di acqua a prezzi contenuti, così come avviene oramai in tantissime altre località della penisola sorrentina e non solo. L’intento era lodevole ma il risultato molto meno perché ad essere funzionante è solo una delle tre casette e non sono noti i risultati delle analisi sull’acqua erogata. Questo significa che soldi pubblici sono stati spesi inutilmente per l’acquisto e l’installazione degli apparecchi. Ad intervenire sull’argomento è Rosario Lotito del Movimento 5 Stelle con un post sulla sua pagina Facebook e che riportiamo integralmente: “A Sorrento le casette di distribuzione di acqua trattata e sanificata istallate ce ne sono tre, una a Marina piccola in Piazza Marinai d’Italia nei pressi della biglietteria per Capri, una in via Correale presso il parcheggio A. Lauro e un’altra su via degli Aranci accanto alla sede dell’ex ARIPS, ma provate a riempire una bottiglietta presso il distributore di Marina Piccola o quello del parcheggio Lauro e riceverete l’amara sorpresa di una vergognosa vista di distributori non funzionanti, abbandonati e arrugginiti e se sbirciate all’interno vi renderete conto che sono dei gusci vuoti, e per giunta stranieri ignari mettono anche monetine all’interno. L’unica casetta funzionante è quella posta su via degli Aranci. Bene, direte voi almeno una è in funzione, ma l’acqua che viene erogata è veramente sanificata e potabile? Siamo certi che non ci sia contaminazione? Domande legittime che ci siamo posti e che purtroppo ad oggi non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta, risposta che, come specificato dal contratto di utilizzo dei distributori, spetta alla ENCON srl che,come chiaramente specificato all’art 7 punto h, pagina 16, è tenuta ad “effettuare periodiche analisi microbiologiche dell’acqua erogata (almeno trimestralmente) trasmettendo i relativi referti al Comune e, se richiesto, all’ASL competente”. Ma ad oggi sul sito del comune di Sorrento non è presente alcun risultato di tali analisi e men che meno sul sito della Encon srl. Ma andiamo avanti, per contratto la società Encon srl è obbligata a garantire, in caso di guasto o di mal funzionamento delle strutture installate, ‘un intervento tecnico tempestivo, sia per l’analisi della problematica presente sia per la risoluzione della stessa. In caso di malfunzionamento delle attrezzature il Gestore/Attuatore dovrà provvedere a ripristinarne la funzionalità immediatamente e comunque entro le 36 ore lavorative successive al verificarsi dell’anomalia’. Allora mi chiedo come mai il gestore non ha MAI messo in funzione la casetta di Piazza marinai d’talia e di via Correale? Come mai non sono state rese note le analisi della qualità dell’ acqua erogata? Come mai il Comune di Sorrento non ha sollecitato il rilascio dei risultati delle analisi, e la messa in funzione di tutte le casette? A pagina 23 e 24 del contratto di gestione sono elencate le clausole risolutive del contratto: punto 3: riscontro di gravi vizi o ritardi nella fornitura, posa in opera e/o nella gestione, punto 5: chiusura totale e/o parziale anche temporanea delle opere concesse in gestione senza giustificato motivo, punto 6: violazione dell’obbligo di curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera realizzata. Tutte clausole che determinerebbero l’immediata risoluzione del contratto viste le condizione in cui versano le casette dell’acqua. Ma allora come mai il Comune di Sorrento, nonostante la pietosa condizione in cui versano le casette dell’acqua di Marina Piccola e via Correale, non ne ha richiesto la risoluzione? Come Meetup M5s Penisola Sorrentina chiediamo al Sindaco di Sorrento di sollecitare la Encon srl a: 1) fornire tutti risultati delle analisi dell’acqua erogata fino ad oggi dall’unico distributore in funzione; 2) di ripristinare entro 36 ore, così come previsto da contratto, gli impianti di distribuzione di via Correale (parcheggio Lauro) e Piazza Marinai D’Italia; 3) di attivare un nuovo sistema di controllo che coinvolga direttamente anche personale del comune di Sorrento in modo da supervisionare, etichettare e sigillare i campioni che andranno al laboratorio. 4) In caso del protrarsi del non rispetto di tali obblighi, così come previsti dal contratto di concessione stipulato il 29/12/2016 tra il comune capofila di Vico Equense e la Srl Encon, di chiedere l’immediata risoluzione del contratto. Tutto ciò a tutela della salute dei cittadini che hanno il sacrosanto diritto di sapere che l’acqua erogata dai distributori sia veramente potabile e sana per la propria salute e del diritto dei Sorrentini di fruire di un servizio per il quale sono stati spesi soldi pubblici quindi soldi dei cittadini.