Vallone dei Mulini, Avv. giovanni Antonetti. |
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Sorrento, il Vallone dei Mulini e Giovanni Antonetti (l’inizio della vicenda e la strana rinuncia del Comune sulla prelazione).

7 luglio 2019 | 11:35
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Sorrento, il Vallone dei Mulini e Giovanni Antonetti (l’inizio della vicenda e la strana rinuncia del Comune sulla prelazione).

Su suggerimento di tanti lettori riproponiamo un vecchio articolo in cui si evidenzia l’azione di contrasto su tutta la intrigata vicenda portata all’epoca avanti  dall’indimenticato Giovanni Antonetti. Un aiuto a tanti cittadini che cercano ora di capire l’importanza di tale storico sito,del perché la popolazione sorrentina dovrebbe vantare determinati diritti  e contrastare pertanto l’ operazione che si sta ora realizzando all’interno del Vallone.   Circa la quale è bene ricordare che il 12/09/2012  con Decreto n. 1413 la Direzione Regionale dei Beni Paesaggistici e Culturali  sancì che il Vallone dei Mulini è un Bene Culturale con vincolo paesaggistico e culturale. Pertanto qualunque futuro intervento doveva essere esercitato il diritto di prelazione del Ministero dei BB.CC e dello stesso Comune di Sorrento.

“Vallone dei Mulini, l’azione dell’Avv.Giovanni Antonetti in una intrigata storia che viene da lontano”.

La vicenda del Vallone dei Mulini saltò agli onori della cronaca a causa dell’intuito da parte dell’Avv. Giovanni Antonetti che volle vederci chiaro in un’operazione immobiliare relativa ad un pezzo importante della storia della città. A  cui  stranamente il Comune di Sorrento sembrò niente affatto interessato.

Sorrento – Tutto iniziò quando, il 13  marzo del 2012,  l’Avvocato Giovanni Antonetti inviò una nota  indirizzata alla Giunta Comunale, al Sindaco Avv. Giuseppe Cuomo, all’Assessore  al Patrimonio Dott. Bernardo ed al Dirigente  dell’Ufficio Patrimonio e Contenzioso Dott. Donato Sarno. Nella cui premessa si evidenziava di avere effettuato una ricerca  nei Pubblici  Registri Ipotecari e Catastali. Dalla quale  risultava essere stato stipulato un contratto preliminare di compravendita, con il quale, l’allora Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sorrento , Mariano Ponticorvo si era obbligato ad acquistare  entro il 30 ottobre 2012 ,dagli allora  comproprietari eredi della famiglia Mathieu, il complesso immobiliare  denominato Vallone dei Mulini. Una caratteristica valle dell’ antica Sorrento,attraversata da due rivoli e  composta da n.8 particelle, riportate nel Catasto Terreni del Comune di Sorrento, che compongono un’area di 4550 mq, oltre al fabbricato già adibito a mulino. Tale complesso fu dichiarato di interesse culturale  particolarmente  rilevante  dal Ministero ai Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ai sensi della legge 11 giugno 1922 n.778 e con decreto dell’8 novembre 1927.  Antonetti sottolinea che l’intera area Costituisce  una perla della penisola sorrentina , immortalata in tutte la stampe ottocentesche e nei dipindi dei più grandi artisti italiani. Pertanto  si evidenziava  che tale atto di vendita veniva  denunciato al Ministero e nello stesso tempo veniva invitato  il  Soprintendente competente  al fine di  consentire  l’esercizio del diritto di prelazione  da parte  dello stesso. Ovvero degli Enti Territoriali competenti, vale a dire Regione Campania,Provincia di Napoli e Comune di Sorrento. Inoltre l’Avvocato Antonetti faceva presente  una situazione alquanto singolare che si era verificata già in precedenza. Quando il Comune di Sorrento  varò n. 3 determine  (1378,1379 del 23 novembre 2011 e 1519 del 13 dicembre 2011), con le quali fu impegnata una cifra di oltre 33.000,00 euro di soldi pubblici, (dei cittadini sorrentini) per interventi di pulizia , illuminazione e messa in sicurezza  dell’ area  dei Vallone di Mulini, di cui maggior parte  si apprende essere di proprietà privata.

Inoltre venne  fatto  rilevare che  numerosi erano già stati  gli interventi, durante gli  anni precedenti ,da parte delle  passate amministrazioni, in opere di pulizia  e messa in sicurezza all’area ed agli immobili del Vallone dei Mulini . Ingenerando , in tal modo,nella cittadinanza sorrentina  che lo stesso bene  fosse di proprietà pubblica Ragion per cui si invitò il Comune di Sorrento a decidere  in merito all’esercizo del diritto di prelazione  nell’acquisto dell’immobile  allo stesso prezzo  previsto nel menzionato contatto di compravendita.

Inoltre Antonetti chiedeva di valutare con urgenza la sussistenza  dei presupposti per l’esercizio di azioni legali tese alla dichiarazione  dell’ usucapione, coincidente con il decorso di 15 o 20 anni , in favore  del Comune  di Sorrento dell’immobile denominato “Vallone dei Mulini”. Ovvero ai sensi degli art. 1150 bis, 1° comma, usucapione  speciale per la piccola proprietà rurale, ed art. 1158 ,usucapione dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari ,in via subordinata del codice civile.

Infine l’Avv. Antonetti conclude che sarebbe opportuno, nel caso della  denegata ipotesi in cui l’Amministrazione  Comunale di Sorrento, non si attivi per la “difesa di un interesse dell’ Ente”, di procedere all’utilizzo dell’istituto giuridico dell’ “Azione popolare. Come previsto dall’ articolo 50 dello Statuto Comunale vigente. Ossia: Art.50 – Azione Popolare –  1. Ciascun elettore  del Comune può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano all’ Amministrazione  nel caso in cui la Giunta Comunale non si attivi per la difesa  di un interesse dell’ Ente. In caso di soccombenza , le  spese sono a carico di chi ha promosso l’azione o il ricorso salvo il caso che il Comune  costituendosi, abbia  aderito alle azioni o ai ricorsi promossi dall’elettore. – 2. La Giunta Comunale  delibera la costituzione  in giudizio del Comune  dopo aver verificato che sussistono i motivi e le condizioni per assumere direttamente la tutela  dell’interesse dell’ Ente.

Successivamente il Sindaco Giuseppe Cuomo  rispose  in Consiglio Comunale ai dubbi di Antonetti dichiarando che la vicenda risultava chiara e lineare. In quanto l’assessore Pontecorvo aveva formalmente protocollato le dimissioni il 22 dicembre, cioè il giorno prima di sottoscrivere il preliminare d’acquisto.  Seguì immediata la risposta di Antonetti: ”  determinate dichiarazioni (da parte del sindaco Cuomo n.d.r.), non potevano che risultare un’offesa all’intelligenza dei sorrentini.  In quanto non occorreva essere un esperto immobiliarista per comprendere che la trattativa andava avanti da mesi.  Come d’altronde esplicitamente ammesso dallo stesso Pontecorvo che, sul quotidiano Metropolis,  aveva affermato  di aver agito correttamente in quanto avrebbe potuto acquistare il vallone già ad ottobre!! A quella data era assessore o meno?A tal punto ulteriori furono le domande rivolte al sindaco Cuomo a nome dei cittadini sorrentini, alle quali ci si aspettava  immediate risposte, che come al solito non vennero date:

“E’ giusto, opportuno e rispettoso delle Istituzioni Comunali che un assessore, che ricopriva un ruolo di responsabilità pubblica, con deleghe riguardanti tanti altri problemi come la ristrutturazione della scuola Vittorio Veneto, si sia impegnato a fare trattative immobiliari per l’acquisto di un bene, così importante e soggetto a diritto di prelazione spettante, tra gli altri, allo stesso Comune di cui l’assessore era rappresentante?

Cosa intende fare il Comune quando riceverà la denuncia per esercitare la prelazione?

Perché sono stati impiegati 33mila euro dalle casse comunali per la sistemazione di aree che appartenevano ad un soggetto privato?

Quanto invece al diritto di prelazione, spettante al Comune di Sorrento, sul futuro atto di vendita del Vallone dei Mulini” precisò Antonetti voglio tranquillizzare sia il Sindaco che l’imprenditore Pontecorvo: la prelazione a favore dell’Ente Comunale c’è, in quanto l’intero complesso immobiliare è stato dichiarato di interesse culturale particolarmente rilevante dal Ministero, ai sensi della Legge 11 giugno 1922 n. 778 e ss. mm. ii., con Decreto dell’8 novembre 1927, ed il notaio rogante, molto pertinentemente, ha già inserito il riferimento a tale diritto, in sede di contratto preliminare di vendita. Oppure lo stesso promissario acquirente Pontecorvo pensa che il notaio abbia inserito questa menzione,come semplice clausola di stile?” Ed infine:

Faccia presto il Sindaco a chiarire questa strana vicendaperché ne va della credibilità dell’intera amministrazione comunale, e cerchi, anche in questo senso, di garantire ai consiglieri di opposizione maggiore dignità in consiglio comunale, come purtroppo non è avvenuto nell’ultima seduta”.

Questo fu l’inizio di una vicenda che tuttora si trascina e per la quale i sorrentini ancora aspettano dei chiarimenti. Purtroppo il destino ci ha voluto privare uno dei maggiori protagonisti della politica sorrentina degli ultimi anni. Che con tenacia e competenza ha voluto vederci  ancora una volta chiaro!  Schierandosi dalla parte di quei cittadini ostili alle ingiustizie ed alle prepotenze. Tramite  le quali tuttora, anche nella nostra città, si cerca di ostacolare il rispetto delle regole. Spetta ora oltre alle Opposizioni,a tutti i cittadini sorrentini animati di buona volontà proseguire il percorso indicatoci dall’indimenticabile Giovanni Antonetti.  – 22 novembre 2013 – salvatorecaccaviello positanonews