Valentina Stella incanta il pubblico di Agerola sui Sentieri Degli Dei.
Valentina Stella incanta il pubblico di Agerola sui Sentieri Degli Dei. La protagonista del fantastico concerto dell’ “Agerola World Music Festival”, la manifestazione che fa parte dell’iniziativa “Sui sentieri degli dei” ha rallegrato il Festival dell’Alta Costiera amalfitana, che fino al 12 settembre, allieterà i borghi agerolesi con concerti abbinati a percorsi eno-gastronomici e per dare la possibilità di rivivere l’atmosfera del passato e per vivere a pieno la bellezza di questo posto meraviglioso. Veste con eleganza di nero Valentina Stella, ed è bella con i capelli fluenti a cornice di un volto intenso, canta con personalità propria anche i motivi classici del repertorio napoletano, il mood del suo concerto è perfetto perché esprime la sua identità. Lei ridefinisce tutto ciò che interpreta: il seme, il leitmotiv di questo spettacolo, è nuovo, e mescola la musica di tradizione a quella del presente, ma senza fratture, in continuità musicale, armonica ed emotiva. Gli arrangiamenti sono suoi e dei suoi fidati musicisti, quasi sempre gli strumenti volano all’unisono con una sua nuova chiave interpretativa, così necessaria arriva la citazione del teatro di tradizione che lei ha avuto la fortuna di vivere e conoscere bene e che scorre naturalmente nel suo sangue di napoletana verace.
Con i bravi musicisti alla chitarra Gianpaolo Ferrigno, alla batteria Mariano Barba, al basso Roberto De Rosa e alle tastiere Lino Pariota – Valentina Stella è riuscita a creare uno spettacolo “esotico” in casa: la musica è certamente quella della sua terra. Napoli vecchia e nuova, tuttavia cantata alla sua maniera, accompagnata a volte con un solo strumento e a volte con suoni caleidoscopici – ha il fascino di ciò che è medito e lontano. Lei canta stralci teatrali, racconti della sua vita artistica, interagisce con pubblico, non smette mai di stupire. Improvvisa poesie che ama e le parole – non sempre comprensibili per chi non è napoletano – non importa conoscerle, perché attraverso la mimica e la musica, arriva il loro messaggio, che è ora di dolore, ora di gioia: l’essenza poetica è intatta, lo spettatore vede ciò che la Stella dice con le movenze sapienti del corpo. Il pubblico, completamente ipnotizzato, canta, balla, si commuove grazie ad uno spettacolo che si sviluppa “per immagini”. Il racconto è come sempre onirico, poetico, istintivo: dalla strada alla memoria e all’amore, dal mare, al cielo e a chi lo abita, alla terra nostra e a chi viene e a chi va, dalle ferite alla consolazione, fino alla rinascita e alla speranza. Un tributo all’anima femminile, all’amore che è alla base di tutto. Concerto evocativo che parla di delusioni e rinascite, dove Napoli è Napoli ma insieme è il mondo e dove le lacrime, sensuale testimonianza, sono la prova del nostro essere vivi.