I Volontari del 17° Reggimento “Acqui” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana

16 luglio 2019 | 10:54
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I Volontari del 17° Reggimento “Acqui” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana
I Volontari del 17° Reggimento “Acqui” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana
I Volontari del 17° Reggimento “Acqui” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana
I Volontari del 17° Reggimento “Acqui” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana

Nei giorni scorsi sul piazzale d’onore della Caserma “Oreste Salomone” di Capua, sede del Comando Divisione “Acqui” e del 17° Reggimento Addestramento Volontari (RAV) “Acqui”, hanno giurato fedeltà alla Repubblica i Volontari in ferma prefissata di un anno (VFP-1) dell’Esercito Italiano, appartenenti al 1° blocco del 2019.

Alla cerimonia, presieduta dal Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito (COMFORDOT), Generale di Corpo d’Armata Giovanni Fungo, hanno preso parte numerose autorità militari, civili e religiose, tra cui l’Onorevole deputata Margherita Del Sesto, il Prefetto di Caserta, Dott. Raffaele Ruberto ed il Vescovo di Capua, Monsignor Salvatore Visco. Hanno fatto da cornice ai 907 VFP-1, di cui 62 donne, i Gonfaloni di Bellona (CE) e Mignano Monte Lungo (CE), i Labari e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio, insieme ai numerosi parenti ed amici giunti a Capua da ogni parte d’Italia per condividere, con i giovani Volontari, la solennità e l’emozione di questo giorno indelebile per ogni soldato.

Nel suo intervento, il Generale di Corpo d’Armata Fungo, rivolgendosi ai giovani Soldati, subito dopo aver prestato giuramento di fedeltà, ha sottolineato che con questa promessa solenne «avete giurato di voler essere cittadini speciali, con responsabilità più grandi rispetto agli altri; voi vi siete impegnati ad essere dei Soldati. Il significato di Patria, di libertà, l’amore per la Bandiera vi hanno attratto e fatto compiere una scelta; i valori, quali la fedeltà, l’onore, l’esempio, il dovere, la generosità, l’impegno, il sacrificio ed il coraggio sono la vostra motivazione ed il pilastro della vostra continua formazione».

Al cospetto della gloriosissima Bandiera di Guerra del Reggimento, gli uomini e le donne del 1° blocco 2019 hanno suggellato l’atto solenne di giuramento con la tradizionale formula del “Lo giuro!”, cantando all’unisono l’Inno di Mameli, eseguito dalle Fanfare del 1° reggimento bersaglieri e dell’8° reggimento bersaglieri, della Brigata Garibaldi.

Momento particolarmente emozionante ed ormai tradizione dei giuramenti del 17° RAV, è stato il ricordo dei Militari che hanno iniziato il loro percorso nei ranghi dell’Esercito, proprio nella caserma “O. Salomone” e che sono caduti nell’adempimento del dovere, nelle missioni internazionali per la pace; i 907 giovani Soldati, gridando “Presente!” ad ogni caduto invocato sono divenuti i custodi della loro memoria, rendendo così omaggio alla virtù e alla dedizione di chi, prima di loro, ha suggellato il giuramento di fedeltà agli ideali e ai valori istituzionali, fino all’estremo sacrificio. «La loro eredità valoriale passerà nelle vostre mani; a voi il compito di tenerla viva, continuando ad operare, con immutato ideale di Patria e di unità, nei compiti e nelle missioni che vi saranno assegnate», ha ricordato il Comandante del 17° RAV, Colonello Giuseppe Zizzari, il quale ha accolto «con fierezza ed altissimo privilegio la solenne promessa di essere servitori della Patria, Uomini e Donne di cui la Nazione possa andarne fiera».

Al termine della cerimonia, il Generale di Corpo d’Armata Fungo ha voluto incontrare alcuni giovani Volontari, distintosi in queste prime settimane, consegnando ai loro rispettivi familiari una copia del diario “Io sono un Soldato”. «Nel corso della storia dell’Esercito Italiano, molti sono stati i diari scritti da Soldati impegnati in molteplici attività e scenari e costituiscono, ancora oggi, un prezioso scrigno nel quale sono custoditi la storia, i ricordi e le emozioni di quanti in uniforme hanno dedicato la loro vita al servizio del Paese. Questo diario va anche a voi, genitori, perché possiate capire cosa facciano i vostri figli nell’Esercito Italiano» ha sottolineato il Generale Fungo.

H di P