Battipaglia si prepara al disinnesco della bomba bellica. Italia paralizzata
Qualche mese fa un reperto bellico è stato ritrovato a Battipaglia. Si trattava di una bomba ancora funzionante. Per il suo disinnesco, la sindaca Cecilia Francesco ha disposto tre mesi di preparazione all’evacuamento di circa 40 mila abitanti. Tutto è pronto e mancano meno di dieci giorni a quest’evento.
Domenica 8 settembre, 500 agenti per la sicurezza faranno svolgere le operazioni di evacuazione di gran parte di Battipaglia quando dovrà essere disinnescata la bomba rinvenuta a Spineta quasi sei mesi fa.
L’imponente spiegamento di forze dell’ordine è necessario per bloccare le strade di accesso all’area interdetta, che resta di un raggio di 1.600 metri a partire dall’ordigno bellico, favorire le operazioni di evacuazione che riguardano circa 40.000 persone e garantire nell’area interdetta totale sicurezza controllando che nessuno sia rimasto nel «perimetro rosso» e che non ci siano malintenzionati pronti a mettere a segno furti nelle case e nelle altre strutture.
La prima cittadina di Battipaglia vuole rassicurare i suoi cittadini, nonostante sarà un’operazione importante con qualche rischio.
L’8 settembre gran parte di Battipaglia sarà evacuata per disinnescare un ordigno bellico della seconda guerra mondiale. Ieri mattina, riunione in Prefettura per l’ultima messa a punto dell’imponente operazione di protezione civile, una delle più importanti se non quella di maggior rilievo in Italia per questo tipo di problemi. Dopo 76 anni dall’essere stata sganciata da un bombardiere inglese, dovrà essere resa innocua la bomba di aereo di circa 110 chili di cui 31 di esplosivo. Per consentire di portare a termine in sicurezza le operazioni del XXI Reggimento del genio guastatori di Caserta, dovrà essere evacuata un’intera zona nel raggio di 1.600 metri dal terreno dell’azienda agricola in via Villani a Battipaglia dove è stato ritrovato l’ordigno. In questa zona rossa abitano 36.117 battipagliesi che dovranno lasciare l’area come anche i degenti dell’ospedale Santa Maria della Speranza e saranno interrotti i collegamenti stradali urbani e interurbani, autostradali, ferroviari, e aerei. Sospese anche le forniture di energia elettrica, gas e telefonia. Le Operazioni. La prefettura ha organizzato una complessa macchina di protezione civile che tiene in campo in totale circa 1.500 persone, di cui oltre 500 volontari, e coinvolge i comuni della Piana del Sele e dei Picentini, diverse strutture ospedaliere, forze dell’ordine, vigili del fuoco, protezione civile, scuole, aziende di trasporto in particolare la Regione Campania. Evacuazione dell’ospedale. L’inizio delle azioni è fissato per oggi, quando comincerà il progressivo svuotamento dell’ospedale di Battipaglia. Da questa mattina ci sarà il blocco dei ricoveri e quello delle attività chirurgiche programmate, le sale operatorie saranno disponibili solo per casi urgenti e indifferibili con il personale trasferito al presidio ospedaliero di Eboli. Saranno dismessi o trasferiti man mano tutti i pazienti, circa un centinaio, presso altri ospedali della zona. I ricoverati in Rianimazione e i pazienti della terapia intensiva neonatale saranno trasportati a Salerno e a Nocera. Il 6 settembre tutto l’ospedale di Battapaglia sarà chiuso. Sarà assicurata la gestione dei pazienti con fragilità come assistenza domiciliare, allettate, collegate ad apparecchi elettromedicali e tutte le persone che necessitano di essere assistiti con presidi medici presso l’Istituto scolastico per scuole Dalle 5 sarà soppressa la fermata delle ferrovie dello stato di Battipaglia e dalle 10.45 in poi stop ai treni sulla Napoli-Battipaglia- Reggio Calabria e sulla Battipaglia- Potenza – Metaponto (i convogli si fermeranno alle stazioni di Salerno, Agropoli ed Eboli). Dalle 16 alle 16.40 e dalle 18.30 alle 19.30 saranno fatti transitare solo i treni a lunga percorrenza. Interdetto lo spazio aereo dalle 9 del mattino a mezzanotte. I servizi energia elettrica, gas, telefonia fissa e mobile saranno disalimentati per tutta la durata delle operazioni. Il distacco dell’energia elettrica comporterà la permanenza in esercizio del solo servizio mobile e fisso con tecnologia non fibra (FTTC e FTTH) tramite alimentazione indipendente con gruppi elettrogeni. I residenti che non siano andati via prima delle 5 del mattino raggiungendo parenti o amici, soluzione auspicata, e che non sanno dove andare fuori dalla zona rossa dovranno raggiungere, grazie a un servizio di pullman, l’istituto alberghiero di via Jemma (2.500 posti), le scuole medie Pinna di via Archimede (1.500 unità), le elementari Caduti del Velella (1.500 persone). L’area di ammassamento per mezzi e materiali è stato allestito all’Istituto scolastico e campo di calcio Bertoni in via Gonzaga. In caso di necessità, altri 10mila posti letto sono attivabili in strutture messe a disposizione dai comuni di Bellizzi, Eboli, Olevano Sul Tusciano, Capaccio Paestum, Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, Montecorvino Rovella, Montecorvino Pugliano, e Pontecagnano. Il disinnesco. Una volta evacuata la zona rossa, saranno chiusi i varchi di accesso e tutte le aree off limits saranno presidiate da oltre 500 appartenenti alle forze dell’ordine per evitare non solo che qualcuno rimanga al loro in- terno ma che ci siano atti di sciacallaggio. Appena la prefettura riceverà l’ok sulla zona sgombra, entreranno in attività gli artificieri. Prima sarà dato il zona libera da persone, prima inizierà il disinnesco. Ai militari del genio occorreranno dalle 8 alle 12 ore per “rendere innocuo” l’ordigno bellico. Solo quando sarà terminato il loro lavoro, il comandante delle operazioni militari darà l’ok alla prefettura che farà riattivare l’intera rete di servizi, i trasporti stradali, ferroviari e aerei e consentirà il rientro dei residenti evacuati. L’ospedale tornerà alla normalità il giorno successivo. Le informazioni. Il Comune di Battipaglia ha attivato un numero per l’emergenza 3351537223 per 8 settembre, paralizzata mezza Italia IL BOMBa-day 28/8/2019 Battipaglia 2/2 elementari in via Etruria, all’alberghiero di via Jemma e all’istituto scolastico e area campo di calcio “Bertoni” in via Gonzaga. L’ora “X”. La partenza dell’evacuazione è prevista per le 5 di domenica 8 settembre, quando il 72% dei battipagliesi dovrà cominciare a uscire dall’area rossa. Sarà chiusa la Ss 18 e lo svincolo dell’A2, autostrada del Mediterraneo ex Salerno – Reggio Calabria. Sulla A2, e dalle 8.30 sarà obbligatorio uscire a Pontecagnano nord per chi previene da Nord e rientrare ad Eboli e viceversa per chi arriva da Sud: le strade provinciali Aversana e Litoranea saranno i percorsi alternativi. le informazioni, saranno affissi manifesti, diffusi annunci via social, youtube organi di stampa e con altoparlanti.