Bread Way experience: cammino Giovanissimi di Vico Equense da Trevignano Romano ad Orvieto

8 agosto 2019 | 13:40
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Bread Way experience: cammino Giovanissimi di Vico Equense da Trevignano Romano ad Orvieto
Bread Way experience: cammino Giovanissimi di Vico Equense da Trevignano Romano ad Orvieto
Bread Way experience: cammino Giovanissimi di Vico Equense da Trevignano Romano ad Orvieto
Bread Way experience: cammino Giovanissimi di Vico Equense da Trevignano Romano ad Orvieto
Bread Way experience: cammino Giovanissimi di Vico Equense da Trevignano Romano ad Orvieto
Bread Way experience: cammino Giovanissimi di Vico Equense da Trevignano Romano ad Orvieto

Bread Way experience, la via del pane, una via fatta di sudore, sacrificio ed infinita bellezza. La gioia di una settantina di Giovanissimi di Vico Equense è stata immensa, hanno invaso tre laghi: partendo da Trevignano Romano si sono imbattuti in quelli di Bracciano, Vico e Bolsena fino alla volta di Orvieto, per pregare in Duomo al famoso miracolo eucaristico.

Oltre trenta gradi da sopportare, bolle infinite sotto ai piedi, ma la gioia di condividere un cammino insieme è inspiegabile. Vivere le stesse paure, angosce, lacrime, gioie, commozioni e condivisioni. Dormire a terra nelle palestre, utilizzare quei bagni, mangiare qualcosa insieme, pregare e magari farsi un bagno nei laghi, è stato qualcosa di intensamente bello. E per questo ce lo facciamo raccontare da un animatore e una giovanissima.

“La stanchezza, i dolori, ma anche la gioia di poter percorrere il cammino, andando incontro a Gesù. Salite, discese, sentieri, laghi ecc, fatiche ma anche tanto entusiasmo da parte dei nostri ragazzi, questo abbiamo vissuto in questi giorni meravigliosi, insieme ai tanti giovanissimi delle nostre comunità. Culmine del nostro cammino Orvieto, dove con le monache Clarisse abbiamo vissuto momenti importanti, nel giorno del Perdono d’Assisi, la preghiera, la penitenziale. Il giorno dopo abbiamo vissuto l’ultimo giorno con la preghiera, l’incontro con le monache, poi l’abbraccio con le famiglie, la messa e dopo come momento finale visita al duomo. Un grazie particolare va allo staff che ci ha permesso di percorrere 112 km, camminando tutti insieme accanto a Gesù”. Antonino Di Palma, Educatore.

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“Questo cammino è stata l’esperienza più significativa che avremmo potuto mai fare. Camminare come abbiamo imparato è sinonimo di vivere tante difficoltà, tanti dolori, ma anche tanta forza, felicità e molti amici pronti a darti la mano quando tutto sembra andare male. Siamo partiti pieni di forze da Trevignano Romano e uniti dal desiderio di arrivare ce l’abbiamo fatta, siamo arrivati ad Orvieto, stanchi ma felici consapevoli che da quel giorno avremmo avuto dentro di noi qualcosa in più… sapevamo che quel cammino non si stava concludendo, ma continuava in ognuno di noi, facendoci crescere uno ad uno lungo la strada della vita, il nostro cammino più bello. Ogni giorno ci svegliavamo e sapevamo che c’era una tappa ad attenderci, c’era lo staff per aiutarci, c’era un luogo dove arrivare a tutti i costi e il desiderio di arrivare era più forte della vicina che ci ripeteva incessantemente: “chi me l’ha fatto fare”. Un grazie speciale va anche a chi ha deciso di non camminare e di fermarsi, perché a volte il dolore e la stanchezza sono più forti della voglia di camminare; vi ringraziamo perché a differenza di ciò che pensate voi, siete stati la nostra forza, un altro elemento che ci ha spinti ad arrivare a destinazione e ci ha accompagnati tappa per tappa, anche se a distanza, il nostro unico pensiero era arrivare da voi e dirvi un silenzioso: “ho camminato anche per te”, racchiuso in un abbraccio forte come i nostri. Abbiamo guardato i nostri limiti diritti negli occhi, li abbiamo superati e ne siamo fieri, abbiamo condiviso tutto ed ora siamo persone migliori, siamo morti e poi rinati, come il grano, fondamentale per fare il pane, simbolo che ha dato titolo a questa esperienza, abbiamo amato le parti più brutte di noi e i nostri più grandi difetti, abbiamo nuovi sogni e nuove speranze; tutto questo è per noi, perché NOI SIAMO LA STORIA DEL MONDO”. Giusi Caccioppoli, giovanissima.

Articolo a cura di Enrico Di Palma, foto a cura di Giovanna Festinese