Cilento. Proseguono con droni e speleologi le ricerche del turista francese disperso da 8 giorni.

17 agosto 2019 | 17:45
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Cilento. Proseguono con droni e speleologi le ricerche del turista francese disperso da 8 giorni.

COMUNICATO STAMPA
Continuano, con il coordinamento operativo del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, le ricerche del Sig. Simon Gautier, disperso in località “Policastro” dal 9 agosto.
Dal momento in cui è giunta la richiesta di aiuto del Sig. Gautier ai Carabinieri di Lagonegro sono partite immediatamente le attività finalizzate alla geo-localizzazione dell’utenza telefonica, che portava all’individuazione di un’area molto vasta, compresa tra i territori di tre province.
Tali attività hanno dunque consentito alla Prefettura di Potenza di attivare il piano persone scomparse, coinvolgendo in serata anche le Prefetture di Salerno e Cosenza.
Questa Prefettura concorreva già dalla serata nelle ricerche, interessando immediatamente i Carabinieri e, attraverso di essi, i volontari di protezione civile; successivamente alle prime luci dell’alba, richiedeva l’intervento di un’unità di comando locale dei Vigili del Fuoco e di un elicottero.
A seguito della raccolta di ulteriori informazioni sulla localizzazione del giovane le ricerche sono state focalizzate nella provincia di Salerno e, in particolare, nella zona compresa tra Policastro, Scario e Punta degli Infreschi, con un’estensione di circa 143 Kmq di difficile accessibilità, caratterizzata da boschi, macchia mediterranea, rocce frastagliate, burroni, anfratti.
La Prefettura di Salerno attivava, pertanto, il dispositivo di ricerca coinvolgendo Forze di Polizia, Soccorso Alpino e Speleologico e squadre di volontari di protezione civile, con il coordinamento tecnico-operativo dei Vigili del Fuoco.
Già dal venerdì sera, nel tentativo di ricostruire il percorso del ragazzo, venivano visionate le immagini di tutte le telecamere private e comunali da Policastro a Scario e, contestualmente, venivano controllati i campeggi e le strutture ricettive della zona e percorsi i sentieri più noti fino alle prime ore dell’alba.
Le ricerche impegnavano nei giorni successivi centinaia di uomini: oltre alle componenti del sistema di protezione civile anche numerosi pastori, guide e abitanti del luogo esperti conoscitori del territorio.
In particolare, venivano impiegate squadre del nucleo speleo-alpino-fluviale (SAF) dei Vigili del Fuoco, che si sono calate lungo i pendii, unità cinofile addestrate per la ricerca di persone, con l’ausilio di elicotteri e droni dotati di sensori termografici per la rilevazione di eventuali presenze. Inoltre sono state utilizzate anche motovedette della Capitaneria di Porto, per raggiungere i punti più impervi della costa non accessibili via terra.
Costanti sono stati i rapporti con il Consolato francese, anche al fine di fornire ogni supporto alla famiglia, giunta sul luogo, alla quale sono state fornite tutte le informazioni sulle ricerche in un incontro operativo tenutosi ieri presso il distaccamento dei VVF di Policastro alla presenza del Console francese, dell’Ufficiale di collegamento dell’Ambasciata e di rappresentanti del Dipartimento nazionale della Protezione Civile.
Le ricerche proseguono in maniera serrata anche con l’impiego di ulteriori squadre di soccorso.