Le EbbaneSis a Liparlati. Entusiasmo per il Positano Teatro Festival

7 agosto 2019 | 08:41
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Le EbbaneSis a Liparlati. Entusiasmo per il Positano Teatro Festival

Positano, Costiera amalfitana. A Liparlati, quartiere fuori dai circuiti turistici classici, affascinante per la suggestione del suo centro abitato dalla piazza “Bellina” alla antica Chiesa di San Giacomo, grande entusiasmo e partecipazione, concluso con un momento conviviale spontaneo con le donne a far le protagoniste di una serata indimenticabile e magica.

Ecco la recensione di Luigi De Rosa

Ieri sera penultimo appuntamento del Positano Teatro Festival, la versione itinerante della kermesse 2019 a guida Gerardo D’Andrea ci ha condotti sulle terrazze spettacolari della frazione di Liparlati, fra le più antiche della città verticale. A esibirsi sul palco di Piazza Bellina il duo “EbbaneSis” al secolo Viviana Cangiano e Serena Pisa, cantanti che propongono una “traduzione” in napoletano in chiave spesso umoristica di brani famosi della canzone popolare sia italiana che internazionale, non per niente, a quanto ci hanno spiegato il loro nome “EbbaneSis”, che a noi invece ricordava parole greche di faticose versioni sui banchi del liceo, viene invece più prosaicamente dallo slang dei posteggiatori napoletani “’e bbane” , il conto, devi pagare, e Sisters, sorelle, a indicare il forte legame che da sempre c’è stato tra le due ragazze e soprattutto il loro amore viscerale per la lingua napoletana. La risposta del pubblico è stata tra le più soddisfacenti di quest’anno ma non solo perché il talento di Viviana e Serena lo meritava ma soprattutto perché , diamo a Cesare quel che è di Cesare, gli abitanti di Liparlati sono i più calorosi e generosi fra i positanesi e l’accoglienza che hanno tributato a tutti, ospiti e artisti, lo ha ancora una volta dimostrato ieri sera. Le EbbaneSis dal canto loro hanno in primo luogo divertito, penso alla parodia di Ambra Angiolini o alla canzone dei Puffi, commosso con le canzoni dedicate a Viviani, a Ennio Morricone o il repertorio delle villanelle, infine esaltato la platea azzardando con coraggio ma notevole successo una traduzione in napoletano di Mamma Mia dei Queen. Be’ anche il poliedrico ed enigmatico scrittore, traduttore e avventuriero Essad Bey che riposa, pace all’anima sua, qualche metro più in là da dove eravamo noi, ieri sera si sarà divertito. Non mi resta che segnalarvi la serata finale che andrà in scena, è il caso di scrivere, oggi 7 agosto, alle ore 21.00 presso la Chiesa Nuova, siamo tutti curiosi di sapere chi sarà il vincitore della XVI edizione del Premio Annibale Ruccello.
Luigi De Rosa