Oggi l’ultimo saluto a Nadia Toffa. Don Patriciello: “Amata e odiata, combatteva per i più deboli”
Oggi a Brescia l’ultimo saluto alla “Iena” Nadia Toffa, morta a soli 40 anni a seguito di un brutto cancro.
“Ciao guerriera” e poi un lungo applauso. Così la folla ha salutato la bara bianca con il feretro di Nadia Toffa, all’uscita dalla chiesa.
In questi giorni tantissime persone hanno voluto portare un saluto a Nadia Toffa, la conduttrice televisiva morta martedì scorso all’età di 40 anni dopo aver combattuto per due anni e mezzo contro un tumore. La camera ardente nel teatro Santa Chiara è rimasta aperta costantemente, per permettere a tutti di entrare: ed è qui a Brescia, la città in cui Nadia Toffa è nata e viveva, che oggi si tengono i funerali nella Cattedrale. Alle 10.30 le campane hanno suonato a lutto, mentre tantissima gente – arrivata anche dalla Puglia, da Taranto – entrava in chiesa e altrettanta restava fuori perché non c’era più spazio. In chiesa tutti i colleghi de Le Iene. Il feretro è stato accolto dal parroco di Caivano (Napoli), Maurizio Patriciello, simbolo della lotta nella Terra dei Fuochi con gli amici che hanno indossato una maglietta con la scritta “Jesche pacce pe te!”, in tarantino “Io esco pazzo per te” in un progetto benefico. “Nadia era dalla parte dei deboli – ha ricordato dal pulpito don Maurizio -. Come Gesù è stata amata e odiata. Pagheremo la voglia di giustizia e verità come ha fatto Nadia, amata per la sua sete di verità. Hai saputo fare del tuo lavoro una missione”.
A officiare la messa ci sarà quindi anche padre Maurizio Patriciello, come aveva chiesto la stessa conduttrice, che si era occupata spesso del tema nei suoi servizi per la trasmissione Le Iene. Il prete ha aggiunto: “Abbiamo un debito di riconoscenza verso questa ragazza – ha detto don Maurizio -. Nadia, sei stata capace di mettere l’Italia sottosopra unendo il Nord e il Sud, la Terra dei fuochi con Brescia. In questi giorni mi sono arrivati centinaia di messaggi. Sei entrata nel cuore di tutti e non perchè eri un volto della tv. Nadia è stata amata, non solo stimata”. “Hai chiamato il cancro con il suo nome dando coraggio a tutti noi – ha proseguito -. Hai raccontato le tue fragilità dandoci coraggio. Nadia ha avuto fame e sete di giustizia, è arrivata là dove la gente era bistrattata e maltrattata. Come nella mia terra, la Terra dei Fuochi, dove il terreno è inquinato anche dai rifiuti del Nord, con la complicità della nostra camorra. Hai gridato ai cristiani sopiti che Dio non è cattivo”.
Prima dell’inizio dei funerali l’ideatore de Le Iene e autore tv Davide Parenti – con lui Pablo Trincia, Matteo Viviani, Filippo Roma, Enrico Lucci e Dino Giarrusso – ha deposto sulla bara chiara la cravatta nera, simbolo della trasmissione. “In punta di piedi ma con sincero
affetto vorrei farmi vicino ai familiari di Nadia Toffa, condividere nella speranza per quanto mi è possibile il loro grande dolore”. Inizia così il messaggio del Vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada letto durante i funerali di Nadia Toffa. “Mi affianco – è il pensiero del Vescovo – ai suoi colleghi di lavoro e alle tante persone che l’hanno conosciuta, per rendere onore al suo indomito coraggio, al suo sorriso gentile, alla sua lotta contro la disonestà, ma sopratutto la sua passione per la vita, la vita vera”. Accanto alla bara bianca, in questi giorni, ci sono sempre stati la mamma, il papà, le sorelle e lo storico ex fidanzato Emanuele. “Ci sta guardando da lassù anche in questo momento”, ha ripetuto la madre Margherita stringendo centinaia di mani. Alla fine della cerimonia è stata cantata Halleluja di Leonard Cohen.
I detenuti del carcere di Brescia hanno fatto una colletta per comprare una corona di fiori, i lavoratori dell’Ilva di Taranto hanno voluto mandare un messaggio alla famiglia. Tanti i fan che sono arrivati a Brescia per salutarla, assieme a colleghi storici – Giulio Golia, Max Laudadio, il regista Davide Parenti -, cantanti e amici bresciani come Omar Pedrini, l’ex ct della Nazionale Cesare Prandelli.
Fonte Repubblica