Positano. Finisce anno sabbatico di don Nello Russo e scade amministrazione di don Giulio Caldiero, cosa succederà?
Positano, Costiera amalfitana. Passato il ferragosto e la festa della Madonna Assunta, che abbiamo seguito chiudendo ogni tipo di polemica, dando spazio alle celebrazioni religiose e festive che abbiamo seguito tutti i giorni, si comincia a riparlare del futuro della Chiesa di Positano.
La Chiesa è ancora un imortante punto di riferimento per la società, e non solo per i fedeli, anche se i tempi sono sicuramente cambiati per il laicismo imperante, ma anche per i tanti errori umani di chi dovrebbe essere un pastore per il suo gregge.
Per la parrocchia abbiamo don Giulio Caldiero come amministratore , già parroco poi, in seguito al ricovero a Londra per un trapianto di fegato, è stato sostituito da don Michele Fusco , poi diventato Vescovo di Sulmona, quindi da don Nello Russo, proveniente da Cetara e Ravello.
Don Nello Russo si è preso un anno sabbatico lo scorso 3 settembre, ma è tuttora il nostro parroco, non è stato cambiato. Il suo anno sabbatico è scaduto, quindi scade, o dovrebbe scadere, anche l’incarico di amministratore a don Giulio Caldiero .
Ora bisogna vedere quando ritorna e se ritorna qui o altrove. I tempi non sono brevissimi, quindi non lo vedremo già il 3 settembre. E’ probabile che passino un altro paio di mesi e quindi è corretto che sapremo del parroco a Positano, lui o altro.
DIVISIONI NELLA CHIESA
Ci sono molte divisioni nella Chiesa positanese, e anche polemiche. Questioni sulle spese fatte e sulle risorse da reperire, ci sono problematiche economiche , ma non si sa nulla dei conti della Chiesa e non c’è neanche un comitato parrocchiale, sciolto e non riscostituito da don Giulio. In questo momento non esiste nessuna forma di aggregazione costituita religiosa locale attorno alla Chiesa di Positano.
Non si tratta di prendere parte per qualcuno, noi non propendiamo per nessuna parte, Positanonews da voce a tutti, e quindi anche a queste divisioni. Abbiamo seguito i festeggiamenti della Madonna Assunta dandogli il massimo risalto, ma i fatti sono questi.
Don Giulio ha sciolto il Comitato. Vi è uno scollamento coi fedeli, vi è distacco con l’amministrazione Comunale. Simbolico il concerto all’alba col sindaco assente ed il vicesindaco Francesco Fusco, cugino del Vescovo Michele Fusco , e Nino Di Leva, da sempre attivo nella Chiesa, in quarta fila.
C’è dunque il distacco con le istituzioni, con l’ex comitato ovviamente, ma anche co i giovani e con chi quotidianamente si occupa con amore e sacrificio delle varie chiese locali che, senza di loro, sarebbero abbandonate.
IL RUOLO DI DON GIULIO
Don Giulio è un parroco rispettato e conosciuto non solo a Positano e Cava de’ Tirreni, ma a Salerno, Napoli, Caserta, in particolare in Campania . Dopo l’operazione a Londra dove si è salvato la vita con un trapianto qualcosa è cambiato nei rapporti fra lui e i fedeli positanesi, con un aumento considerevole di critiche.
Sconcerta tutto questo perchè don Giulio ha fatto bene a Montepertuso e Minori, ha creato molte iniziative, noi siamo fra quelli che lo hanno sempre messo in evidenza per lo spirito culturale e artistico, che abbiamo apprezzato. Ma molte iniziative recenti vengono considerate dispendiose e poco utili per la religione, per la socialità per cui molti chiedono di pensare ai giovani, alle aggregazioni, e a sistemare le chiese, più che fare feste, nello spirito di Papa Francesco al suo indirizzo di umiltà e spiritualità che parrebbe dare al Vaticano e alla Chiesa.
Ma andiamo ai fatti che noi riportiamo solo in minima parte, cercando di essere equilibrati e rispettosi, nel diritto-dovere di dar voce democratica e non censurare nessuno, perchè sui social network e su facebook succede l’inferno.
LE CONTESTAZIONI
Cosa viene contestato a lui e ad altri preti nella Chiesa? La desertificazione sociale della Chiesa. Messe non fatte e comunioni negate, richieste di soldi che hanno provocato discussioni e che noi abbiamo riportato per il diritto-dovere di seguire quello che succede anche nella Chiesa.
Abbiamo seguito con devozione tutte le manifestazioni mettendoci tempo e risorse del nostro giornale, anche se mai coinvolti dalla Chiesa, a differenza del passato con don Raffaele che ci chiamava sempre, questo è il nostro paese, la nostra Chiesa, la nostra Madonna e siamo la voce dei positanesi.
DON NELLO E L’ANNO SABATICO
Don Nello ha lasciato per un anno dal 3 settembre scorso, il suo anno sabbatico è finito. Ora i suoi incartamenti sono a Roma e si aspettano le disposizioni del Vaticano e del Vescovo di Cava de’ Tirreni , competente per la Costiera amalfitana ed Agerola, ma anche i tempi della burocrazia che anche la Chiesa ha. Dunque è probabile che rimarrà ad amministrare don Giulio Caldiero fino a Natale poi riavremo il nostro Don Nello, se lui vuole.
COSA SUCCEDERA’? IL VESCOVO DI CAVA E I DUE VESCOVI DI POSITANO
Ora bisogna vedere che succede. Il Vescovo di Cava de’ Tirreni – Amalfi e Agerola Orazio Soricelli non si esprime. Gli abbiamo mandato una mail per avere una risposta, ma nulla. Comunque non siamo un giornale ecclesiastico e non lo saremo mai, Positanonews è un giornale laico, con la stragrande maggioranza dei suoi lettori cattolici, quindi per rispetto dei lettori ci occupiamo di questa tematica. I vescovi di Positano, Don Michele Fusco e Don Ernesto Mandara, ci perdonino ma li sentiamo più vicini così, come don Raffaele Talamo che amavamo e ci voleva bene, non si esprimono e , per la prima volta , non sono stati presenti ai festeggiamenti della Madonna Assunta, entrambi per motivi legati al proprio ufficio, ma la cosa ha colpito. Non sembra che nessuno suggerisca nomi .
Dunque Don Nello Russo è e rimane il parroco, se non vuole farlo chi potrebbe sostituirlo? Si parlava anche di altri nomi, tipo don Luigi Di Martino che sta a Vettica di Amalfi, o Padre Carmine che sta ad Atrani, o don Luigi De Lucia che fa il missionario che è stato molto apprezzato ultimamente a Nocelle , dove manda la messa perchè don Raffì non può farcela, e già va ringraziato per il suo sforzo per la Parrocchia di Montepertuso. Anche questa parrocchia ora avrebbe bisogno di un aiuto , di un parroco giovane.
Insomma, secondo noi di Positanonews, se non vi è qualche iniziativa , sia a Positano, che a Montepertuso, abbiamo una Chiesa ferma e rimarrà tale probabilmente fino alle soglie del Natale nel caso don Nello voglia ritornare o si aspetterà per il 2020 il nuovo parroco sia a Positano che a Montepertuso. Forse è il momento peggiore della nostra storia religiosa per questo motivo, mancanza di vocazione, mancanza di parroci, mancanza di un luogo sociale di aggregazione con la Chiesa vicino ai giovani. In questo senso.
Sia a Positano centro che a Montepertuso ci vorrebbe una smossa per non far morire la Chiesa a Positano. Un don Rito Maresca come a Mortora, nella vicina Piano di Sorrento, per intenderci. Positano ha formato tanti preti con don Raffaele, ora sta perdendo tanti fedeli. Ma non si può incolpare don Giulio , che va rispettato per il ruolo che occupa, chi è senza peccato scagli la prima pietra diceva il Vangelo. Chi è ai vertici ha le responsabilità più grandi e gli stessi fedeli dovrebbero far sentire la propria voce. Una volta la Chiesa era Ecclesia, cioè Comunità aperta, ora non sembra così
In conclusione di questo breve ragionamento che speriamo sia sereno e non frainteso, vediamo una situazione statica e ferma. Ma non solo per la Chiesa, anche per il Comune è un momento, politicamente parlando, brutto. Non vi è fermento politico, discussioni aperte, confronti seri che non siano quelli sui dibattiti spesso vuoti e velenosi senza costrutto su Facebook. E’ passato ferragosto, in genere si comincia a parlare, invece nulla.
Anche per il Comune succederà tutto nel 2020. Non solo per il voto, anche per la campagna elettorale. Al momento sono tutti fermi, aspettando di sapere se verrà votata come legge la possibilità di fare il terzo mandato in piccoli comuni come Positano e quindi a candidarsi sarebbe Michele De Lucia. Tutto dipende da questo, è quindi una partita a scacchi, solo fra un paio di mesi verranno fuori i vari gruppi, che ora si organizzano…
Può darsi però che questo autunno sia un’autunno caldo.. staremo a vedere.