Vico Equense. Solennità estiva dei Santi Patroni Ciro e Giovanni
Vico Equense. Dall’anno 1686 la nostra comunità vicana custodisce le reliquie dei Santi Ciro e Giovanni a noi donate, ogni anno per ricordare questo avvenimento viene celebrata la festa estiva per ringraziare Dio per aver dato alla nostra comunità l’esempio di questi uomini che da sempre hanno protetto, proteggono e custodiscono la nostra città.
“La Festa Estiva dei Santi Ciro e Giovanni – dichiara Don Gianluigi Persico, Vice Parroco – ricorda l’arrivo delle reliquie nella nostra città. Anche qui un’occasione per ricordarci non solo la vicinanza e la protezione di questi Santi, ma una possibilità anche per noi nel bel mezzo dell’Estate, la Festa del Patrocinio ci ricorda che anche noi possiamo farci Santi in questa terra, in questa comunità. Come ogni anno il Programma è ricco, c’è la celebrazione con il nostro Arcivescovo, c’è il sacramento dell’unzione degli infermi come sostegno per coloro che sono nella difficoltà, c’è la Processione che quest’anno in modo particolare farà visita anche alle Case Popolari di via Sconduci, come segno di vicinanza a tutte le realtà della nostra Parrocchia. E poi i Festeggiamenti esterni con i Fuochi a mare il Domenica sera, il sabato precedente con la Festa in Piazza e qualcosa da gustare insieme e poi lunedì una Festa tutta interparrocchiale che sigilla le tante esperienze portate avanti questa estate di Campi scuola e di Catechesi per tutte le fasce di età, dal titolo “È tutto per noi!”.
Per il passaggio della solenne processione, è richiesto agli abitanti delle strade toccate di preparare i balconi con drappi ricamati e abbellire i portoni come si faceva un tempo, perché bisogna mantenere vive le tradizioni che sono la trasmissione nel tempo e nella memoria di ciò che i nostri antenati ci hanno voluto lasciare, tramandandole di generazione in generazione e per questo dobbiamo amarle e difenderle sempre con forte fede e devozione!
“O Dio, che hai voluto affidare la nostra città di Vico Equense alla protezione dei Santi Ciro e Giovanni, amici nella preghiera e nel martirio, concedi a noi che li invochiamo, per la loro potente intercessione, la salute dell’anima e del corpo”.
PARROCCHIA DEI SANTI CIRO E GIOVANNI
FESTA PATRONALE DEI SANTI CIRO E GIOVANNI
PROGRAMMA COMPLETO
OGNI GIORNO
SS Messe ore 9.00 – 19.30
GIOVEDÌ 22 AGOSTO
ore 9.00 Celebrazione Eucaristica con preghiera delle Lodi
ore 19.30 Celebrazione Eucaristica presso il Parco del Mare (Pietrapiana), al termine fiaccolata per accompagnare i busti dei Santi Patroni per via Bonea
VENERDÌ 23 AGOSTO
ore 9.00 Celebrazione Eucaristica con preghiera delle Lodi
ore 19.30 Celebrazione Eucaristica e Sacramento dell’Unzione degli infermi
SABATO 24 AGOSTO
ore 9.00 Celebrazione Eucaristica con preghiera delle Lodi
ore 19.30 Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Arcivescovo Mons. Francesco Alfano
DOMENICA 25 AGOSTO – FESTIVITÀ DEI SS. PATRONI
ore 7 – 8 – 9 – 10 – 11.30 Celebrazioni Eucaristiche
ore 19.15 il Sindaco e l’Amministrazione Comunale consegnano le chiavi della città ai Santi protettori
ore 19.30 Solenne Celebrazione Eucaristica, al termine processione
FESTEGGIAMENTI ESTERNI
SABATO 24 AGOSTO ORE 21.00
Piazza Marconi – Spettacolo Musicale, al termine Cabaret dei “Ditelo Voi” con degustazione di panini con la porchetta.
DOMENICA 25 AGOSTO
Complesso Bandistico “Città di Sorrento”,il quale accompagnerà anche la processione, ore 21.30 Piazza Marconi Concerto della Banda “Città di Sorrento”
ore 23.30 Marina di Vico – Spettacolo pirotecnico a cura della “Pirotecnica sorrentina”.
LUNEDÌ 26 AGOSTO ORE 20.30
Chiostro della SS. Trinità – “E tutto per noi”, festa di fine attività estive.
IL PARROCO ED IL COMITATO
STORIA
Nulla sappiamo di preciso circa l’anno in cui fu introdotto nel nostro territorio il culto ai Santi Ciro e Giovanni, anche se innumerevoli tracce fanno pensare ad un’ epoca antica; riguardo invece al modo con cui esso è giunto le ipotesi più probabili sono due: la strada del mare e quella dei monti.
Per strada del mare si intende l’intenso e quotidiano traffico marittimo tra Vico e Napoli, per cui non è difficile immaginare che i nostri concittadini del tempo abbiano conosciuto e frequentato la Chiesa dei Santi Ciro e Giovanni nelle vicinanze del porto di Napoli e via via ne abbiano introdotto il culto a Vico.
La strada dei monti è invece quella che collega il territorio vicano con la Costiera Amalfitana, attraverso il valico di Santa Maria del Castello: infatti c’è notizia di una chiesa dedicata a San Ciro nella cittadina di Minori già prima dell’anno Mille e sembra che anche il capo del Santo fosse venerato in una chiesa di Salerno.
Comunque sia giunto, è certo però che il culto a San Ciro e San Giovanni è andato sempre più crescendo a Vico Equense tanto che ben presto la popolazione li acclamò suoi patroni, costruendo un piccolo tempio in loro onore. Fondamentale poi fu l’opera di Mons. Giovanni Battista Repucci, Vescovo di Vico dal 1657 al 1688, il quale riuscì ad ottenere dai Padri Gesuiti del Gesù Nuovo di Napoli alcune reliquie dei Santi, le quali furono accolte solennemente alla Marina di Vico il 5 maggio 1686.
Esse consistevano in una mascella superiore con cinque molari e quattro denti, un osso lungo e grosso quanto un dito ed un altro osso piccolo per quanto riguarda San Ciro; per San Giovanni, invece, si ebbe una mascella con quattro molari, un osso della dimensione di un dito piccolo ed un altro ossicino.
Altro contributo notevole al culto verso i Santi Patroni fu dato da Mons. Francesco Verde, Vescovo di Vico dal 1688 al 1700, che fece realizzare da un ignoto argentiere napoletano il busto d’argento di San Ciro; quello di San Giovanni è stato invece realizzato solo in tempi recenti, nel 1999, per volere dell’ex parroco don Fabio Savarese.
Dal 1686 divenne poi tradizione festeggiare, oltre l’anniversario del martirio il 31 gennaio, anche la traslazione delle reliquie a Vico; prima la festa avveniva nel mese di maggio, poi fu spostata a luglio ed infine, come è al presente, a fine agosto.
Tutti i Vescovi che si succedettero alla guida della diocesi di Vico contribuirono largamente al radicamento sul territorio del culto a San Ciro e San Giovanni; ed anche la successiva soppressione della diocesi equense e la sua aggregazione a quella di Sorrento non influenzò minimamente tale devozione.
Infatti essa è sempre rimasta costante ed ancora oggi si manifesta visibilmente presso i simulacri dei Santi nella chiesa parrocchiale; per poi esplodere due volte all’anno in un sincero e sentito canto di lode che vede tutti i vicani uniti “dai monti e dal mar”.