Assurdo a Massa Lubrense: turista si lamenta per costo della corsa, il tassista lo picchia
Assurdo quanto sarebbe capitato ad un turista inglese in vacanza in Penisola Sorrentina. Dopo, a suo dire, essersi messo d’accordo con un tassista circa il costo della corsa (era diretto a Massa Lubrense), si è arrabbiato per la tariffa gonfiata del conducente.
Nel dettaglio, si parla di una richiesta di pagamento di ottanta euro, a fronte di un accordo che sarebbe stato di 50 euro: il turista anglosassone ha accusato il tassista di aver prolungato volontariamente la durata della corsa per racimolare dei soldi in più.
A quel punto, non si capisce bene con quali dinamiche, il tassista, 45enne incensurato di Castellammare di Stabia, che lavora a Sant’Agnello, avrebbe colpito il passeggero con un arnese contundente, causandogli lesioni guaribili in 7 giorni. L’uomo dovrà rispondere di lesioni personali: è stato denunciato dai Carabinieri di Sorrento.
Ricordiamo che secondo 582 del Codice Penale, chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Il dolo deve essere supportato dalla volontà e prevedibilità dell’evento, è pertanto previsto in ogni situazione nel quale il reo prevede che la sua azione possa determinare un pregiudizio all’integrità personale del paziente, decidendo comunque di ottenerlo come fine o costo. È giusto il caso di precisare che chi abbia compiuto il reato con lo scopo di uccidere, risponde di tentato omicidio. Le lesioni personali si distinguono in volontarie e colpose. Le lesioni colpose sono di norma perseguibili per querela, ma sono perseguibili d’ufficio se sono malattie professionali o lesioni gravi o gravissime derivanti da infortunio sul lavoro.