Il Benevento aggancia l’Entella al primo posto -Inzaghi: Bravi a vincere una gara sporca

22 settembre 2019 | 07:09
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Il Benevento aggancia l’Entella al primo posto -Inzaghi: Bravi a vincere  una gara sporca
Il Benevento aggancia l’Entella al primo posto -Inzaghi: Bravi a vincere  una gara sporca
Il Benevento aggancia l’Entella al primo posto -Inzaghi: Bravi a vincere  una gara sporca

Benevento 1 Cosenza 0

Inzaghi non nasconde la sua felicità per una vittoria che sembrava non potesse più arrivare: «L’avevo detto ai miei, bisogna imparare a vincere anche qualche partita sporca. Per questo sono felice: riuscire a cogliere la vittoria anche quando non si può farlo col gioco mi fa ben sperare. Sapevo sin dalla fine della partita con la Salernitana che avremmo pagato qualcosa in termini emotivi e mentali: quando vinci una partita così c’è sempre uno stacco. E poi c’è la forza del Cosenza, una squadra compatta in difesa e fortissima nelle ripartenze». La strega vola in testa, ma Inzaghi resta coi piedi per terra: «Non abbiamo neanche il tempo di gioire, martedì si torna in campo (a Udine col Pordenone), quindi portiamoci a casa questi tre punti, ma non mi illudo, martedì dobbiamo cambiare subito registro». Di turn over non se ne parla.
Braglia è squalificato, in sala stampa c’è Roberto Occhiuzzi, il suo secondo: «E’ difficile commentare questa partita, sapevamo di affrontare una squadra forte, ma sapevamo come affrontarla. Ci sta che devi soffrire in alcuni momenti, ma abbiamo provato anche a far male. La rabbia che abbiamo dobbiamo metterla in campo martedì». Il gol del Benevento il Cosenza lo aveva studiato: «Fa male perdere su calcio piazzato: una situazione che conoscevamo. Purtroppo è andata così».

All’ultimo alito di partita, con una determinazione feroce e con la classe infinita di Nicolas Viola che inventa il pallone perfetto per Samuel Armenteros dalla solita “zolla” dell’area corner. Il cubano trova il jolly al secondo minuto di recupero con uno shoot di destro che non dà scampo a Perina e regala la terza vittoria di fila alla strega. Il gol in extremis vale anche la vetta per i giallorossi, che per ora non tradiscono le molte attese che si riversano su di loro. Il Cosenza mastica amaro, fino a quel momento s’era regalato pressochè una partita perfetta: insuperabile in difesa, insidioso in ripartenza. Ma, dopo averlo studiato tanto, ha pagato proprio su un “cavallo di battaglia” dei sanniti.

MODULI. Dopo aver dilapidato due partite casalinghe, Braglia abbottona il suo Cosenza come il vestito di una suora. Tre difensori in mezzo, più tutti quelli che possono dare una mano in fase arretrata, con capitan Corsi appiccicato a Improta. Ma la tattica del tecnico toscano prevede anche delle punture di spillo in attacco, che il Benevento evita con grande attenzione e con una bella prova dell’esordiente Manfredini. Inzaghi, da parte sua, risponde con uno spregiudicato 4-2-4, che dà l’impressione di perdere alcuni degli equilibri che sono stati dei giallorossi all’Arechi. Ne esce fuori una partita bloccata che sembra potersi disincagliare solo con una giocata estemporanea.

L’AVVIO. Il primo tempo è una battaglia all’arma bianca nella zona centrale. Viola e Hetemaj si ritrovano in inferiorità numerica contro Bruccini, Greco e Kanoutè, che da parte loro ripartono all’improvviso. Per vedere il primo tiro nello specchio della porta bisogna attendere addirittura il quarto d’ora, quando Kanoutè prova a esplodere il suo sinistro, disinnescato senza problemi da Manfredini (esordio del portiere ex Modena per un problema al collo per Montipò).

PIU’ VERVE. La ripresa si apre con lo sbaglio di Improta (4′), serve invece il miglior Manfredini (8′) per annullare un gran colpo di testa di Riviere. E’ l’occasione più nitida dei silani, che da quel momento cominciano a soffrire. Coda (16′) manda alle ortiche la più ghiotta delle palle gol: Monaco si immola e salva un gol fatto sul tiro del bomber giallorosso. Sul prosiego dell’azione è Insigne a provare il sinistro a giro che finisce di un soffio alto. Poi è un tambureggiare nella metà campo silana. Fino al 2′ di recupero, quando Letizia e Viola congegnano l’angolo della vittoria: tocco corto del terzino, palla violenta del regista e deviazione sotto misura di Armenteros. Così il Benevento vola in testa.

BENEVENTO (4-4-2): Manfredini 7; Maggio 6,5 Volta 6 (1′ st Antei 6,5) Caldirola 6 Letizia 6; Insigne 6 Hetemaj 6 Viola 6,5 Improta 5 (25′ st Kragl 6); Sau 6 (36′ st Armenteros 7) Coda 6. A disp.: Montipò, Gori, Del Pinto, Tello, Tuia, Basit, Gyamfi, Di Serio, Vokic. All.: Inzaghi 6,5.
COSENZA (3-5-2): Perina 6,5; Idda 6,5 Monaco 6,5 Legittimo 6; Corsi 6 Kanoutè 6 (32′ st Sciaudone 5) Greco 7 Bruccini 6,5 Baez 6,5; Machach 5,5 (13′ st Pierini 6) Riviere 6,5 (19′ st Carretta 6). A disp.: Saracco, Lazaar, Capela, Broh, D’Orazio, Trovato, Bittante. All.: Braglia (squalificato, in panchina Occhiuzzi) 6,5.
ARBITRO: Dionisi di L’Aquila 6.
Guardalinee: Lombardi e Perrotti.
Quarto uomo: Robilotta
MARCATORE: 47′ st Armenteros.
AMMONITI: Riviere (Cs), Kanoutè (Cs), Idda (Cs), Perina (Cs), Greco (Cs), Coda (B)
NOTE: spettatori 9.824 (di cui 7.805 abbonati). Angoli 6-3 per il Benevento. Recupero: 2′ pt – 6′ st.

fonte:corrieredellosport