Castellammare di Stabia. Torneranno sottoterra i reperti archeologici emersi in Piazza Unità d’Italia durante gli scavi per il parcheggio

25 settembre 2019 | 19:12
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Castellammare di Stabia. Torneranno sottoterra i reperti archeologici emersi in Piazza Unità d’Italia durante gli scavi per il parcheggio

Castellammare di Stabia. Lo scorso inverno era stato bloccato il cantiere per la realizzazione di un parcheggio a servizio della stazione a Piazza Unità d’Italia poiché durante gli scavi erano stati ritrovati dei resti di una struttura romana risalente al IV secolo d.C. Da quel momento era rimasto tutto fermo. Ma la situazione è destinata a cambiare perché si è deciso che i reperti archeologici saranno coperti e torneranno, quindi, sottoterra ma l’Eav, la società di trasporto pubblico, ha assicurato che le opere saranno ben custodite e valorizzate. La piazza della Circumvesuviana sarà, quindi, riaperta al traffico di auto e scooter come prima che si cominciasse l’opera. A renderlo noto è il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino:“Le strutture archeologiche di piazza Unità d’Italia verranno valorizzate nell’ambito delle opere di collegamento con la stazione ferroviaria. Il saggio sarà momentaneamente rinterrato e sarà restituito alla città e ai turisti non appena saranno definiti i dettagli procedurali del nuovo camminamento, finanziato totalmente da Eav con il nulla osta della Soprintendenza, per realizzare un vero e proprio mini-sito archeologico in pieno centro. La piazza verrà riaperta”. L’assessore all’Urbanistica Fulvio Calì spiega: “L’area archeologica sarà coperta con tessuto geotessile e materiale inerte, tale da consentire una corretta protezione delle strutture murarie emerse, sotto l’assistenza degli archeologi che hanno condotto le indagini previste”. “Non è tutto poiché – conclude il sindaco Cimmino – è intendimento dell’amministrazione continuare il dialogo con la Soprintendenza di Napoli, Eav e con gli archeologi ed i geologi che si sono occupati dello scavo per valutare l’opportunità di proseguire, anche tramite ulteriori carotaggi, in una campagna di scavi tesa a verificare altre sussistenze archeologiche in vari punti della città”.