Cava de Tirreni, insegnante abusa di una minorenne: arrestato

14 settembre 2019 | 11:43
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Cava de Tirreni, insegnante abusa di una minorenne: arrestato

Insegnante finisce ai domiciliari dopo essere stato sorpreso a scambiarsi effusioni con una minorenne nella sua auto. È stato arrestato in flagranza di reato e rimesso agli arresti domiciliari con accuse di violenza sessuale il 58enne insegnante cavese L.P., sorpreso nel mezzo di effusioni con una sua allieva minore di 14 anni. L’operazione è stata eseguita dagli uomini della polizia di Stato del commissariato metelliano, impegnati da giorni in un’attività di verifica sulle tracce dell’uomo, nella serata di mercoledì scorso: gli agenti hanno individuato il professore, in servizio presso una scuola superiore, mentre era all’interno della sua autovettura in un parcheggio di via Schreiber appartato per trascorrere dei momenti di intimità al riparo da occhi indiscreti. In realtà senza un’indagine specifica i due potevano essere scambiati per una coppia “normale”, ma a guardar bene la differenza d’età andava oltre ogni limite. La ragazzina, classe 2006, era di fatto stata irretita dall’insegnante, che secondo le accuse avrebbe portato avanti una relazione vera e propria, dopo la conoscenza avvenuta nel corso dello scorso anno scolastico a Cava de’ Tirreni. L’uomo era abbracciato alla sua alunna, come riportano gli atti degli accertamenti della polizia, impegnati nel lavoro di indagine su delega del pm della Procura nocerina, Federica Lo Conte . Gli atti sessuali documentati, con tanto di immagini video acquisite agli atti del fascicolo d’inchiesta, riportano la presenza dell’auto con dentro i due: «lui l’aveva fatta sedere a cavalcioni su di sé, e quindi l’aveva abbracciata, baciandola sulla bocca, accarezzandole i capelli, le spalle le mani e fianchi sfiorandole il seno». La scena, avvenuta sotto gli occhi degli uomini della squadra di poliziotti, era sufficiente a configurare il reato commesso in flagranza, tanto da far scattare il provvedimento di arresto immediato. Gli agenti avevano predisposto il servizio attivando una apposita attività di osservazione e controllo in abiti borghesi, col pedinamento arrivato al fatto in questione, fino a registrare l’effettivo svolgimento degli atti contestati. Il professore sotto accusa avrebbe intrattenuto tale sorta di insana relazione, secondo i riscontri, da inizio agosto a mercoledì scorso, con un periodo delimitato corrispondente agli elementi raccolti dagli investigatori, culminati nella data del provvedimento scattato con la consumazione in atto: nell’ultimo episodio, secondo le contestazioni, il docente avrebbe spinto ancora oltre la fase di effusione e scambio fisico con la giovanissima, «con le mani a scorrere fino al fondo schiena, i baci sulla bocca e le carezze giù fino all’interno delle gambe ». Per l’indagato 58enne, finito subito agli arresti domiciliari, pesa in particolare l’aggravante contestata di aver commesso il fatto «nei confronti di persona minore a lui affidata per ragioni di istruzione, profittando di circostanze di tempo, luogo, età della persona offesa tali da ostacolare la pubblica e la privata difesa»: l’intera vicenda, attentamente seguita e monitorata dal lavoro delle forze dell’ordine, offre diversi punti da approfondire, come le circostanze e modalità di conoscenza fuori dalle mura scolastiche, tra alunna minorenne e professore metelliano, oltre all’interesse investigativo per verificare eventuali sospetti pregressi riguardo il profilo del docente 58enne indagato, a questo punto a rischio sospensione, come in casi del genere.

Fonte: “La città”