Charles Leclerc a Maranello: il confronto con Lello Apicella tramontano DOC
Charles Leclerc conferma il suo talento con la vittoria proprio davanti ai suoi tifosi al circuito di Monza dopo circa un decennio di digiuno per la Ferrari. Il giovane pilota monegasco con l’appellativo di predestinato.
Dopo il successo di Charles, sono scattate i tradizionali festeggiamenti, con le campane hanno suonato a festa dettando il ritmo ai caroselli in giro per la città.
Tutto questo colmato dal grande Lello Apicella, intervistato dal Corriere dello sport, trasferitosi da anni al nord e divenuto un punto di riferimento per il mondo Ferrari in ambito di ristorazione.
Da sempre nel suo menù sono presenti alcune delle eccellenze della Costiera Amalfitana, terra alla quale è legato in maniera viscerale.
Lello ha avuto occasione di conoscere bene il giovane Leclerc sedendosi a tavola con lui, rivelando alcuni segreti del piccolo campione all’intervista rilasciata al Corriere dello sport.
«Leclerc veniva spesso prima di andare all’Alfa Romeo, almeno una volta la settimana assieme ai suoi compagni dell’Academy. Lo portava Massimo Rivola (oggi ad dell’Aprilia Racing, ma dal 2016 allo scorso mese di gennaio responsabile della scuola dei piloti Ferrari, ndr) e spesso l’ho visto con Sergio Perez, con Giovinazzi e Giuliano Alesi. Un ragazzo d’oro, umile, modesto e serio, mai una parola fuori posto, sempre gentile e sorridente. Cosa mangiava? Pasta, di tutti i tipi, un buongustaio ma moderato, senza eccessi. Da quando guida la Ferrari però non si è più visto, io l’aspetto sempre a braccia aperte. Vettel? Lui viene spesso, da sempre» – come racconta Lello Apicella.