Lavoratori stagionali-Naspi, quali speranze con Nunzia Catalfo alla guida del Ministero del Lavoro?
Tale è l’interrogativo che viene sollevato dai lavoratori ora che il Ministero è occupato da colei che tanto si è battuta, sia in Parlamento che nella Commissione Lavoro del Senato, affinché venisse trovata una soluzione che tutelasse gli stagionali nel periodo invernale e debellare pertanto l’odiato provvedimento varato con il Jobs Act di Renzi.
Sebbene sia stata occupata per soltanto per 14 mesi la poltrona di Ministro del Lavoro da parte di un importante esponente del Movimento 5 Stelle come appunto Luigi Di Maio, molto sentita è stata in questo periodo la delusione da parte delle centinaia di migliaia di lavoratori stagionali in merito alla problematica Naspi.Con il varo del Governo Conte 2 le speranze dei lavoratori stagionali del turismo potrebbero riaccendersi visto che Luigi di Maio (neo Ministro degli Esteri) ha ceduto la poltrona al Ministero del Lavoro niente di meno che alla senatrice Nunzia Catalfo. Pentastellata di ferro e prima firmataria (nel 2013) del Disegno di legge che ha permesso il varo del Reddito di Cittadinanza ed ha contribuito successivamente a scrivere anche la Legge sul Salario Minimo. Non solo, Nunzia Catalfo è una vecchia conoscenza dei lavoratori stagionali del turismo, in quanto è stata fino all’incarico ministeriale Presidente della 11ª Commissione permanente Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato. Un ruolo che le ha permesso spesse volte di confrontarsi con i lavoratori stagionali circa la problematica Naspi. Infatti proprio grazie all’impegno di Nunzia Catalfo ed altri parlamentari pentastellati come Sara Paglini e Sergio Puglia che in passato la questione Naspi è approdata alla Commissione Lavoro del Senato e più volte sollevata anche in Parlamento. Garantendo immediate e concrete risposte una volta al governo dopo il responso elettorale del 4 marzo 2018. Un impegno senz’altro ripagato da centinaia di migliaia di lavoratori stagionali durante tale evento dove il Movimento 5 Stelle risultò la compagine più votata. Purtroppo con successivo governo gialloverde ,che ha visto l’esponente più importante del M5S, Luigi di Maio occupare il Ministero del Lavoro, la problematica Naspi e le esigenze dei lavoratori stagionali sono continuate a rimanere al palo.
Infatti dopo l’insediamento del Governo Lega-M5S, forte è stata l’attesa delle migliaia di famiglie dei lavoratori stagionali del turismo circa gli immediati provvedimenti varati dal neo Ministro del Lavoro. Ebbene chi credeva e sperava che tale provvedimento venisse immediatamente inserito già nel Decreto Dignità (dato l’urgenza nel dare una risposta ad una categoria di lavoratori,sulle cui spalle, come da più parti si continua a propagandare, poggia un importante comparto dell’economia del Paese), rimase senz’altro deluso. Niente affatto scoraggiati i i lavoratori stagionali guidati dai loro rappresentanti Giovanni Cafagna ed Andrea Ciampini sono ritornati a farsi sentire a livello istituzionale ed a farsi ricevere al Senato proprio dal Presidente della Commissione Lavoro. Ovvero la pentastellata ed attuale neo Ministro, Nunzia Catalfo. La quale fu portata a conoscenza della petizione popolare, corredata da migliaia di firme raccolte già nel 2015 dove si chiedeva il ripristino della vecchia Aspi. Una proposta di modifica della Naspi (datata ormai 2015 per la quale tanto anche il M5S si è battuto contro il precedente governo) che consentirebbe il ripristino dei 6 mesi di sussidio di disoccupazione nel periodo invernale. Pertanto con la nomina a Ministro del Lavoro nel neo governo M5S-PD,di colei che con tenacia si è battuta a fianco dei lavoratori stagionali contro l’assurdo provvedimento varato dal Jos Act di Renzi, che dimezza il periodo di disoccupazione, si sono riaccese le speranze per quasi 500mila famiglie. Semmai, dopo le lotte contro l’ex ministro Poletti (che ignorava del tutto tale categoria di lavoratori), l’inerzia di Luigi Di Maio, anche Nunzia Catalfo dovesse ignorare tali vitali esigenze, vorrà dire che tutte le speranze di tanti lavoratori saranno irrimediabilmente deluse. Pertanto per migliaia di famiglie non resta che affrontare l’ennesimo inverno con i suoi forti disagi e con tanta rassegnazione. 12 settembre 2019 – salvatorecaccaviello