Le tartarughe a Capri e non a Meta ecco perché per il Parco

18 settembre 2019 | 11:30
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Le tartarughe a Capri e non a Meta ecco perché per il Parco

Riceviamo e pubblichiamo

La liberazione delle tartarughe avverrà a 15 miglia dalla costa, oltre Punta Carena a Capri, non certo per una questione mediatica come erroneamente riportato. Né la Stazione zoologica A.Dohrn, istituzione storica che si occupa da decenni di tartarughe, né il Parco Marino di Punta Campanella, che dal 2007, tra le altre cose, si occupa anche di prestare primo soccorso e salvare tartarughe in difficoltà ( circa 160 in 12 anni) penserebbero mai ad una cosa del genere in un caso come questo. La scelta è dettata unicamente da motivi biologici e di salvaguardia della specie. Le tartarughe, appena nate, corrono subito in acqua e usano tutte le loro energie per nuotare e arrivare molto lontano dalla terra ferma, dove ci sono correnti marine che le aiutano a mantenersi lontano dalla costa, cercando così di evitare predatori e pericoli. Sono, per così dire, programmate geneticamente a fare ciò, per una questione di sopravvivenza. Ora, le 14 tartarughine che non sono subito riuscite ad arrivare in acqua e hanno trascorso i loro primi giorni non in mare, hanno già sprecato molte energie e, secondo chi si occupa da decenni di tartarughe, potrebbero non farcela a raggiungere una distanza così importante dalla costa ed essere così ancora più esposte ai pericoli. Questo il motivo per cui saranno liberate direttamente in mare aperto a 15 miglia dalla terra ferma. Un motivo prettamente scientifico e di conservazione della specie. Non si tratta di una breve distanza e di barche o traffico marino. Stiamo parlando di mare aperto, di particolari correnti che si trovano solo a quelle distanze. Capri non c’entra nulla, é soltanto un punto indicativo per la rotta che seguiranno verso sud. Del resto non abbiamo bisogno di Capri per dare rilevanza ad un evento così bello e insolito per la penisola Sorrentina e che ha già fatto mediaticamente il giro d’Italia senza alcuna necessità di citare la bellissima isola azzurra. Tanto era dovuto, per evitare fraintendimenti e possibili equivoci che possano mettere in cattiva luce due istituzioni serie come la Stazione zoologica A.Dohrn e l’Area Marina Protetta di Punta Campanella.