Piaggine nel Cilento: non vogliono perdere don John, mobilitati per il parroco
Cilento ( Salerno ) Da oltre una settimana non si arresta la protesta dei fedeli per far restare don John alla guida della comunità locale. Nasce il Comitato pro don John, che scrive a Papa Francesco. Nessuno vuole che John Fredy Gutierrez Sanchez, parroco di origini colombiane, vada via. Da quando lo scorso luglio ha preso il posto di Don Aniello, il sacerdote è divenuto una guida per la popolazione, capace di riavvicinare i giovani alla fede cattolica e di sostenere e accudire i bisognosi. Tutti erano certi che sarebbe rimasto, ma il vescovo di Vallo, monsignor Miniero, il 10 settembre ha annunciato che il ruolo di parroco effettivo della comunità sarebbe stato affidato a don Loreto Ferrarese, affiancando alle parrocchie di cui è già titolare, Campora e Laurino, anche quelle di Piaggine e Valle dell’Angelo.
LA PROTESTA
Troppe secondo la comunità, che vuole un prete a tempo pieno e chiede che resti don John, anziché trasferirlo a Roccadaspide in ausilio al parroco attuale. «Da Piaggine a Campora ci sono 25 chilometri di distanza. Come può don Loreto, con tutta la buona volontà, essere ossequioso dei compiti di cura pastorale che gli vengono assegnati?» si chiedono dal Comitato. «Nella nostra Diocesi ci sono altri sacerdoti con quattro parrocchie. Il vescovo non lederebbe mai una norma di diritto canonico – ribatte don Loreto- con la rivolta non si risolve nulla, perché monsignor Miniero non tornerà indietro. Inoltre non si era avuta l’ufficialità della nomina di don John». Il vescovo è apparso irremovibile: nessun cambio di programma nonostante le sollecitazioni anche dalla politica, da parte del consigliere di minoranza Petraglia e del sindaco Vairo. A quest’ultimo sembra che il vescovo abbia fatto sapere che «deve farsi i fatti suoi». «Ma un sindaco cerca di assecondare i cittadini. Un vescovo che cura le anime non dovrebbe spendere parole per il benessere fisico, oltre che spirituale, senza creare animosità, così come fa Papa Francesco?», fanno sapere dal Comitato che ha inviato una missiva al Santo Padre, alla segreteria dello Stato Vaticano e ai vescovi. Spiegando che la decisione del vescovo «ha profondamente scosso, deluso ed amareggiato le nostre anime» e riportano uno stralcio del documento dei vescovi sulle parrocchie.
Si fa appello a Sua Santità «perché questa scintilla di amore portata tra le nostre popolazioni non venga soffocata e spenta. Noi vogliamo Don John». Resta inoltre occupata la Chiesa; questa sera, alle 19, 30, una fiaccolata per le strade del paese.