Pippo Inzaghi deluso del suo Benevento-A Udine non va oltre il pari
Mastica amaro Pippo Inzaghi. Il suo Benevento regala un tempo al Pordenone, ancora imbattuto tra le mura amiche, e perde il primato in classifica. Nonostante la netta supremazia mostrata nella ripresa, i giallorossi non riescono a concretizzare le numerose occasioni da gol e falliscono l’appuntamento con la quarta vittoria consecutiva. Terzo risultato utile consecutivo alla Dacia Arena per il Pordenone di Attilio Tesser, che cambia il tridente offensivo, con Ciurria che torna ad agire da trequartista alle spalle della coppia Chiaretti-Monachello. La fase di studio dura poco più di 10’, poi il Benevento alza i giri del motore e alla prima accelerazione passa: Maggio sfonda indisturbato sulla destra, assist filtrante per Kragl che batte Di Gregorio con un preciso rasoterra. Primo gol dell’austriaco ex Foggia, all’esordio stagionale nell’undici di partenza. La partita si accende e sale di intensità, ma resta frammentata, con qualche contatto proibito subito sanzionato dal direttore di gara, che commina due gialli ravvicinati ad Almici e Monachello. Il Benevento non riesce a cavalcare il vantaggio e soffre l’aggressività del Pordenone, che non si disunisce e cambia passo riprendendo il controllo del centrocampo con Burrai e Pobega. Gli ospiti provano ad alleggerire la pressione in contropiede e sfiorano il raddoppio con un insidioso sinistro di Kragl dal linte dell’area, ma è solo una fiammata. Al 38’ Pobega si incunea tra le maglie della difesa ospite, Maggio è costretto a fermarlo con le cattive e dalla successiva punizione scaturisce il corner del pareggio: perfetto il terzo tempo dell’ex Camporese, che buca la zona del Benevento e di testa insacca sotto l’incrocio.
Nella ripresa Inzaghi cambia: dentro Roby Insigne per Del Pinto e Sau per Armenteros. Serata complicata per l’eroe della sfida col Cosenza, poco servito e ben controllato dalla difesa neroverde. Modulo iperoffensivo per il Benevento, che inizia a produrre occasioni da gol in serie. Ma anche il Pordenone vuole vincerla. Per evitare rischi Inzaghi va a rinforzare la mediana e inserisce Hetemaj per Tello. Al 30’ Kragl sfiora il bersaglio grosso, ma il suo sinistro si spegne di un soffio a lato. Il forcing finale del Benevento non sortisce effetti.
PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio 6,5; Almici 6 Camporese 7 Barison 6 De Agostini 6,5; Mazzocco 6 (26’ st Gavazzi 6) Burrai 6,5, Pobega 6 (5’ st Pasa 5,5); Chiaretti 5,5; Monachello 6,5 Ciurria 6 (11’ st Strizzolo). A disp.: Jurczak, Semenzato, Vogliacco, Zanon, Stefani, Bassoli, Zammarini, Misuraca, Candellone. All.: Tesser 6,5
BENEVENTO (4-4-2): Montipò 6; Maggio 6 Antei 6 Caldirola 6,5 Letizia 5,5; Tello 5,5 (29’ st Hetemaj 5) Del Pinto 5,5 (11’ st Insigne 6) Viola 6,5; Kragl 6,5; Coda 6 Armenteros 5 (21’ st Sau 5,5). A disp.: Manfredini, Gori, Tuia, Gyamfi, Basit, Vokic, Sanogo, Improta, Di Serio. All.: Inzaghi 6.
Arbitro: Serra di Torino 6
Guardalinee: Pagliardini-Tardini
Quarto uomo: Ayroldi
MARCATORI: 12’ pt Kragl (B), 40’ pt Camporese (P).
AMMONITI: Almici (P), Monachello (P), Maggio (B), Chiaretti (P), Hetemaj (B, Strizzolo (P).
NOTE: Spettatori 2.847 (di cui 1.350 abbonati) Incasso complessivo 25.152 euro. Angoli 5-3 per il Pordenone. Recupero: pt 1′. st 4′.
fonte:corrieredellosport