Salerno: baby talenti nelle mani degli usurai del pallone
Almeno mille euro per il prestito annuale di un calciatore ad un’altra società e non meno di duemila per lo svincolo definitivo dalla stessa. Tutto, naturalmente, in nero e, pertanto, con pagamento in danaro contante. Questo è il mercato illecito che si svolge nel Salernitano come in Campania anche in queste ore di vigilia dei primi appuntamenti agonistici ufficiali della stagione, fischio di inizio della Coppa Italia di Eccellenza e di Promozione in calendario tra oggi e domani. All’ombra del calcio dilettantistico caratterizzato nella grande maggioranza dei casi, invece, dai sacrifici personali dei dirigenti per assicurare la partecipazione ai vari campionati delle rispettive società di appartenenza. Non a caso la Procura Federale della Federazione Italiana Gioco Cacio, galeotta anche la denuncia di una famiglia che a Salerno è stata costretta a pagare tremilacinquecento euro per ottenere da una Scuola Calcio il via libera al passaggio ad un’altra società, ha attivato accertamenti impegnandosi a procedere per sanzionare i responsabili e ridare fiato alle trombe di chi reclama un calcio pulito differente da quello degli ultimi anni in cui gli imbrogli azzerano, spesso, le legittime attese di chi con sudore e sacrificio cerca di giocare al calcio. La realtà, invece, registra che le regole, quelle legate ufficialmente ad una attività senza fini di lucro da parte dei club, restano sulla carta. Cosi ad ogni inizio di stagione calcistica, senza remore, dirigenti privi di scrupoli, spesso anche all’insaputa degli stessi presidenti di società, dribblano tutti i valori dello sport a cui dicono di ispirarsi per, invece, cercare guadagni ai danni di giovani colpevoli unicamente di essere innamorati del gioco del calcio.