San Paolo, Corsa contro il Tempo . De Laurentiis: «Io ci avrei messo 10-15 giorni…»
Dopo la presa di posizione di Ancelotti, ieri tutti all’opera a ritmi febbrili
Il filmino del Calcio Napoli offre immagini dove è chiaro che i lavori sono da ultimare
La Regione ieri ha diffuso delle foto in merito ai lavori negli spogliatoi del San Paolo
L’allarme lanciato dal tecnico Carlo Ancelotti mercoledì ha smosso d’incanto le acque
I mille volti del San Paolo:
l’impianto presenta un buon colpo d’occhio esterno poi ci sono le strutture interne dove è polemica sulla tempistica e lo stato di avanzamento
dei lavori Al momento è incompiuta l’area delle vasche negli spogliatoi richiesta dalla società azzurra E resta in piedi la querelle della convenzione per l’affidamento dello stadio al club di Aurelio De Laurentiis tra accuse reciproche e aperture senza che però sia scritta mai la parola fine
Entrando allo stadio i furgoncini delle varie ditte impegnate in questa folle corsa contro il tempo coprono la visuale. Il San Paolo è più affollato del solito e non solo per i lavori allo spogliatoio del Napoli. Il caos, ieri pomeriggio, era generato dalla presenza di numerosi atleti (c’era anche una delegazione cinese) pronti ad omaggiare, sulla nuova pista dello stadio, Pietro Mennea nel giorno del quarantesimo anniversario del suo record mondiale all’Universiade di Città del Messico. Centinaia di persone colpite dalla bellezza del nuovo San Paolo. I sediolini multicolor sono intervallati da scale grigie con numero delle file in giallo evidenziatore. I maxischermi si accendono ad intermittenza. Ad un certo punto su uno dei due appaiono gli stemmi di Napoli e Sampdoria. Sembra tutto perfetto. Non lo è: nel ventre del San Paolo la gente corre, va di fretta, ha una scadenza da rispettare e ore contate per riuscirci.
LA POSIZIONE DEL NAPOLI. Questa mattina la Tipiesse, l’azienda che si sta occupando dei lavori, consegnerà lo stadio al Comune che, a sua volta, lo “affiderà” al Napoli come da programma per le partite contro Sampdoria e Liverpool. Proprio il Comune, attraverso le parole del sindaco Luigi De Magistris, aveva subito chiarito che gli spogliatoi, così come gli altri lavori per l’Universiade, erano responsabilità della Regione. Un effetto domino che il presidente Aurelio De Laurentiis, intervenuto a Sky Sport, ha così risolto: «Le nostre non sono polemiche, ma lamentele che sto esternando da 15 anni. Pur non potendo sostituirmi al Comune nel fare i lavori, per 15 anni ho continuato a fare manutenzione, come per i tornelli che installammo noi. Il Comune ha avuto 3 mesi di tempo per gli spogliatoi. Se mi avessero chiamato, con le nostre squadre ci avrei messo 10-15 giorni».
LA SVOLTA. Il comunicato di Ancelotti è un grido inaspettato ma anche la chiave della telenovela: in poche ore, coincidenza o cosa, lo spogliatoio è stato completato. Non c’è più traccia delle impalcature presenti nel video che il Napoli aveva pubblicato ieri dopo il sopralluogo di mercoledì scorso. Tantissimi operai hanno lavorato fino a tardi, negli ultimi due giorni, smettendo anche di consultare l’orologio. Per questo la zona dello spogliatoio era off-limits, ieri: nessuno poteva entrare o avvicinarsi.
CAOS CALMO. C’era talmente tanta gente coinvolta che i dipendenti della ditta di pulizie erano costretti a dribblare anche gli stessi operai pur di lavorare. Tutti insieme appassionatamente. Una situazione surreale considerando che i lavori potevano partire al termine dell’Universiade. Due mesi fa. Anche il Liverpool si è informato sulla vicenda e ha tirato un sospiro di sollievo quando ha saputo che lo spogliatoio degli ospiti non era coinvolto nei lavori.
NON CI SONO LE VASCHE. Ora c’è tutto: servigi igienici, docce, nuovi spazi per la fisioterapia. Fino a poche ore fa bisognava “solo” registrare le porte, montare gli arredi, finire di pittare e pulire per bene. L’unica opera che resta incompiuta sono le due vasche richieste dal Napoli per escursioni termiche con acqua calda e fredda. Se ne riparlerà, eventualmente, nei prossimi giorni. Forse. «Proprio per le vasche c’è stato il ritardo nei lavori» fa sapere l’assessore allo sport Ciro Borriello, presente al San Paolo per l’evento dedicato a Mennea. «Convenzione? Il Napoli deve firmare – dice -, altrimenti si percorreranno altre strade. Esistono i tribunali e le diffide…». Il restyling dura da oltre un anno e non è mica finito: vanno installate ancora due batterie di bagni nelle curve, il terzo anello potrebbe essere nascosto, la scritta “Napoli” apparirà nei distinti. Il comune annuncia anche possibili sorprese per la copertura. Tanti buoni propositi da rinviare, probabilmente, al 2020.
fonte:corrieredellodsport