Scala incontra New York in nome della pace
Erminia Pellecchia su Il Mattino oggi ha scritto un bel pezzo sull’evento nella città più antica della Costa d’ Amalfi
«La comunità amalfitana non vuole dimenticare l’11 settembre 2001, una delle più grandi tragedie del mondo contemporaneo, Quel giorno si disse: siamo tutti americani, oggi siamo tutti uomini nella stessa barca». È commosso padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, nel presentare alla stampa la sua più bella creatura, l’inno alla pace racchiuso in una delle rassegne più intense del Belpaese: «Scala incontra New York». Già, fu proprio il francescano, originario del paese di fra’ Gerardo Sasso, a ideare sedici anni fa e portare avanti, con la viva partecipazione dell’amministrazione e l’aiuto – parliamo delle origini – di uno sparuto gruppo di volontari capitanato dalla dinamica Tonia Cardinale, un manifesto contro le guerre, l’odio e la violenza. Attuale, attualissimo. Purtroppo. L’appello agli uomini di buona volontà che corre lungo il 41° parallelo e che, in un ponte ideale, collega il più antico borgo della Costa d’Amalfi alla moderna metropoli americana è quindi quanto mai urgente e necessario. Da proclamare con forza nel corso della rassegna culturale internazionale che animerà Scala – partner il Comune e la Regione – dal 7 al 9 settembre.
IL TEMA
«Davanti alle parole di odio, agli atteggiamenti di rifiuto, al disconoscimento dell’altro, dal cuore della Costiera amalfitana parte un messaggio ricco di speranza, amore e accoglienza – sottolinea Luigi Mansi durante la presentazione dell’iniziativa – Il riconoscimento della dignità dell’altro è uno dei valori fondanti delle organizzazioni sociali». Il sindaco di Scala traccia il fil rouge di questa edizione che culminerà, domenica alle 18, nella tavola rotonda «Parole e gesti di pace» a stigmatizzare, avverte padre Enzo Fortunato «il grande desiderio di pace e armonia presente nel cuore dell’uomo». Al seminario parteciperanno Gino Strada, fondatore di Emergency, Antonio Bottiglieri, presidente Scabec, Pietrangelo Buttafuoco, scrittore e giornalista, Anna Bisogno, docente di Linguaggio televisivo all’Università Roma Tre, Gennaro Rispoli, chirurgo e direttore Museo Arti sanitarie di Napoli, Gerardo Greco, giornalista e conduttore televisivo, il pianista Giovanni Allevi, il giornalista e presidente associazione «Ultimi» Andrea Manzi e il direttore di Positanonews Michele Cinque.
IL PROGRAMMA
Riflessioni, certo. Ma anche momenti di spettacolo ed esposizioni come l’itinerante «Salernitani con la valigia», ispirata agli articoli di Antonio Corbisiero sul Mattino, che aprirà sabato alle 19 «Scala incontra New York». A seguire, ore 21, in piazza Municipio, la «Lake Jazz Orchestra», diretta da Luca Rizzo, in concerto. L’indomani, dopo la tavola rotonda, solenne commemorazione davanti al monumento «Resurrection Day» in ricordo di tutte le vittime del terrore, delle guerre e delle ingiustizie con l’esecuzione degli inni nazionali italiano e americano, il picchetto d’onore dell’Arma dei Carabinieri e gli interventi del sindaco di Scala, del governatore della Campania Vincenzo De Luca e dei rappresentanti del Governo Italiano e Usa. Emozioni di note in serata con il live di Giovanni Allevi, ore 21, e del Piccolo coro dell’Antoniano. Si chiude lunedì alle 21 con l’incontro su «Identità Comunità e Territorio», a cura di Fondazione Symbola, Coldiretti e AnciCampania. Concludono Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Ettore Prandini, presidente Coldiretti. Modera padre Enzo Fortunato.