Vico Equense. Intervista esclusiva al Segretario del PD Vicano Tommaso de’ Gennaro
Vico Equense. Questa sera per voi ho incontrato il segretario del circolo del Partito Democratico vicano Tommaso de’ Gennaro per una piccola intervista che di seguito vi propongo.
La situazione politica a Vico sembra sempre sull’orlo di una crisi di nervi, cosa può dirci?
Ogni giorno che passa la credibilità di questa amministrazione scivola sempre più verso il basso. Tempo fa ponemmo la questione della incompatibilità fra la carica di Assessore ricoperta da Gennaro Cinque e quello di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Vicopharma spa, la società partecipata del Comune che gestisce la farmacia comunale. La questione, segnalata anche agli organi di vigilanza competenti, assume oggi contorni grotteschi. Durante il Consiglio Comunale del 28/05/2019, fu chiesto al sindaco chi avesse nel 2017 rinnovato, per l’ennesima volta, quella carica all’Assessore Gennaro Cinque. La risposta fu (testualmente): “sic stantibus, mi riservo di rispondere, io non ho provveduto a nominare nessuno”. Oggi possiamo affermare, senza alcun possibilità di essere smentiti, che in quel frangente il Sindaco non stava dicendo la verità.
Vuole dire che stava mentendo?
Diciamo che in quel frangente il Sindaco ha nascosto la verità all’intero Consiglio Comunale. Perché quella nomina, come del resto prevede lo statuto della società a cui fa capo la Farmacia Comunale, è stata approvata dall’Assemblea dei Soci del 26/10/2017 su esplicita indicazione del Sindaco stesso presente in quella Assemblea in qualità di rappresentante del Comune di Vico Equense. Rimane da capire il perché il Sindaco sia stato colpito da questa sorte di improvvisa “amnesia”. Si può solo supporre che abbia avuto un qualche imbarazzo nel dover ammettere di aver fatto questa nomina. Ma se saranno le Autorità di Vigilanza competenti a valutare la regolarità dell’atto amministrativo e a considerarne le conseguenze, rimane la gravità del fatto politico. Il Sindaco di Vico Equense ha deliberatamente mentito al Consiglio Comunale. Mentire in Consiglio Comunale non è solo mancare di rispetto ai singoli consiglieri e alle opposizioni, ma significa mancare di rispetto a tutta la città. Un modo di fare squalificante che getta discredito sulle istituzioni e conferma l’arroganza di chi oggi guida questa amministrazione e della maggioranza politica che lo sostiene.
C’è dell’altro?
Guardiamo alla composizione della Giunta Municipale. Tempo fa sollevammo la questione della quota rosa dopo le dimissioni di tutti gli assessori donna. Il Sindaco si risentì molto e fu fatta anche dell’ironia sull’argomento. La verità, che andrebbe sempre essere raccontata, è che al netto dei risentimenti e dell’ironia, ci fu la paralisi delle attività amministrative per circa un mese in attesa di trovare due assessori donna. Una situazione paradossale che potrebbe ripresentarsi nuovamente. Da tempo, infatti, un componente della Giunta (una signora) risulta assente ad ogni riunione. Ci chiediamo, quale possa essere il motivo per cui un Assessore, nominata solo da qualche mese, regolarmente pagata dai soldi dei cittadini si assenti continuamente? Ci sono problemi di carattere politico, o c’è altro? E’ il preludio all’ennesime dimissioni. Ma c’è ancora un’altra questione ancora più incredibile. Ad oggi non sono state assegnate le deleghe agli Assessori nonostante il tempo trascorso dal varo di questa nuova giunta. Perche? C’è qualche implicazione politica? Perché sul sito istituzionale del nostro Comune a fianco del nome di ogni assessore vengono indicate delle competenze in realtà mai concesse?
E poi ci sono i mal di pancia nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale.
Questa è una vicenda del tutto interna alla maggioranza. Si confondono le Istituzioni per con una sorte di mercato in cui si scambiano posti e poltrone per dei presunti avvicendamenti più o meno concordati. Se la risolvano loro.