Atrani, blitz Carabinieri e NOE: sotto i rilflettori possibili allacci abusivi nel Dragone
Atrani, Costiera amalfitana. Blitz poco fa da parte dei Carabinieri e del Comando per la tutela ambientale (NOE, reparto dell’Arma dei carabinieri) ad Atrani. Sotto i riflettori attività che potrebbero essere allacciate abusivamente alla condotta fognaria la quale poi finiva nel fiume Dragone.
Lo spiegarmento di forze, sotto gli occhi di tutti, lascia pensare alla ricerca di eventuali allacci avlbusive per le perdite segnalate.
Ricordiamo che il fiume, che a causa della sua delicata situazione idrogeologica nel tratto focivo, è stato protagonista più volte frane ed alluvioni in seguito a precipitazioni importanti, è stato oggetto di un’analisi da parte di “goletta Verde”, che ha pubblicato quest’estate i risultati. La foce del torrente Dragone, infatti, è risultata fortemente inquinata.
Altro grande lavoro da parte del reparto dell’Arma dei carabinieri specializzato nella tutela dell’ambiente, che opera nel contrasto dei fenomeni di inquinamento, di abusivismo edilizio nelle aree protette, di smaltimento illecito delle sostanze tossiche, e ha compiti di vigilanza sul “ciclo dei rifiuti”.
La cattiva gestione delle acque reflue, in passato, ha portato gravi problemi per la salute e l’igiene pubblica. Basti pensare ai periodi in cui la popolazione è stata colpita da epidemie di epatite, colera e dissenteria. E’ molto importante, quindi, conoscere un po’ più a fondo questo argomento e sapere a cosa si va incontro se non si rispetta la normativa che disciplina lo scarico.
Le persone che effettuano lo scarico di acque reflue domestiche senza autorizzazione vanno incontro a sanzioni salate: il limite minimo è di 6 mila euro, il limite massimo è di 60 mila euro. Solamente per gli scarichi relativi ad edifici isolati la sanzione va da 600 euro fino a 3000 euro. Mentre la mancanza di autorizzazione per quelle aree soggette a Vincolo Idrogeologico la sanzione va da 240 a 1400 euro. Tutti gli scarichi, quindi, secondo l’art. 124 del Decreto Legislativo n. 152 del 3.04.2006 “devono essere preventivamente autorizzati e devono rispettare dei valori limite. Se non vuoi incorrere in sanzioni pesanti, fai attenzione a rispettare la normativa. Nel caso la tua area di residenza sia sprovvista di rete fognaria pubblica, puoi ancora metterti in regola: puoi scaricare le acque nere o assimilate in ambiente, realizzando un impianto di depurazione idoneo autorizzato dal tuo Comune.
Seguirà a breve articolo dettagliato sulla vicenda