Automobilista investe bambino sulla Provinciale. Daniele Francini (A.I.F.V.S. Onlus):“Su quella strada ci sono 2 scuole. Dobbiamo tutelare i più piccoli al cento per cento”

7 ottobre 2019 | 09:29
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Automobilista investe bambino sulla Provinciale. Daniele Francini (A.I.F.V.S. Onlus):“Su quella strada ci sono 2 scuole. Dobbiamo tutelare i più piccoli al cento per cento”
Automobilista investe bambino sulla Provinciale. Daniele Francini (A.I.F.V.S. Onlus):“Su quella strada ci sono 2 scuole. Dobbiamo tutelare i più piccoli al cento per cento”
Automobilista investe bambino sulla Provinciale. Daniele Francini (A.I.F.V.S. Onlus):“Su quella strada ci sono 2 scuole. Dobbiamo tutelare i più piccoli al cento per cento”

BETTOLA. Tragedia sfiorata lungo la statale, 525, in località Bettola, a Pozzo d’Adda. Un automobilista di 57 anni, nella giornata di giovedì 3 ottobre, alle ore 17,30 circa, ha investito un bambino di 7 anni.

Sul posto subito è arrivata un’ambulanza in codice rosso, supportata dal personale medico arrivato in elicottero e una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Cassano d’Adda. A soccorrere il piccolo anche un’autolettiga e l’elisoccorso. Il bambino è stato trasportato presso l’ospedale di Bergamo, mentre il 57enne, dato il suo stato di shock, è stato accompagnato presso il nosocomio in codice verde. Nonostante sia in stato cosciente, le lesioni che ha riportato a seguito dell’impatto, sono molto gravi. Sulla dinamica dell’incidente c’è ancora poca chiarezza. Da alcune ricostruzioni si evince che piccolo stesse attraversando le strisce pedonali quando il veicolo è passato, investendolo.

Sulla vicenda è intervenuto Daniele Francini, referente della sede di Milano dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada (A.I.F.V.S.) presieduta da Alberto Pallotti: “Negli ultimi mesi si sono registrati tantissimi incidenti dovuti dalla distrazione e dall’inciviltà commesse durante la guida – afferma Francini -. Dove è stato investito il bambino, si trova una scuola materna e in perpendicolare c’è anche l’uscita della scuola elementare. Tutti i bambini quando escono sono costretti a percorrere la provinciale per imboccare la strada delle loro abitazioni. Tutti i cittadini hanno lamentato questa situazione e, in molti, mi hanno chiesto un aiuto. Hanno proposto di installare un semaforo e delle strisce pedonali visibili o anche dossi artificiali all’altezza delle strisce. Noi come associazione faremo il possibile affinché questo si realizzi. Sono sempre più frequenti i casi di incidenti dovuti sia alla distrazione da cellulare alla guida sia allo stato di ebrezza o da assunzione di stupefacenti. Quella provinciale deve diventare sicura poiché i bambini devono essere tutelati al cento per cento. Non lo dico solo come responsabile di sede, ma anche come un normalissimo papà”.

TESTIMONIANZA SULLA VICENDA. “Mi ha scritto una ragazza che era sul posto – afferma il referente A.I.F.V.S. Onlus -, testimoniando che il 57enne non avesse frenato né mentre il bambino stava attraversando la strada con la mamma e i suoi due fratellini, né quando l’ha investito. Io ho perso un fratello su una Provinciale, sono padre e anche i miei figli vanno a scuola in quella zona. Il bambino di sette anni è in gravi condizioni, speriamo che tenga duro. Sono certo che io e tutta l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada faremo di tutto affinché siano apportati dei lavori su quella strada. La sicurezza prima di ogni cosa”.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PALLOTTI – “Mi rattrista il fatto che si metta così facilmente a rischio la vita dei bambini. E’ necessario un intervento immediato che si concretizzi in maggiori controlli, specie negli orari di uscita scolastica – afferma il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, Alberto Pallotti -. Spendono milioni di euro per scorte di lusso e poi si dimenticano di anime innocenti non possono scontare sulla loro pelle negligenze altrui. L’esperienza degli anziani può rappresentare una vera prevenzione, specie in fase di controllo, ma è solo con le campagne di sensibilizzazione sociale che si può entrare nella testa di queste persone irresponsabili e cambiare il loro modus operandi. L’A.I.F.V.S. Onlus sta programmando degli eventi anche in Lombardia con l’intento di lanciare un messaggio chiaro: mai più morti sulle strade”.