Castellammare, cocaina e cellulari per i detenuti: arrestato figlio del ras Luca Maragas, 32 anni, nascondeva droga e telefoni nella scuola delle scarpe
Pensava che nessuno se ne accorgesse. A colloquio con il padre portava regali preziosi per i detenuti di Secondigliano. Li aveva nascosti sotto la suola delle scarpe. Quattro cellulari e venti dosi di droga da consegnare al ras dei Cesarano. Finisce agli arresti domiciliari Antonio Maragas, 32 anni, scoperto durante una perquisizione prima del colloquio con il padre nel carcere di Secondigliano. Effettuando la consegna Antonio Maragas avrebbe potuto riprendere i collegamenti fuori dal carcere, utilizzando i micro cellulari che il figlio gli avrebbe dovuto fare arrivare fin dentro l’istituto penitenziario. Un modo per il ras, accusato di essere a capo di un’organizzazione alla periferia di Castellammare dedita a estorsioni e racket, di non vivere la condizione di isolamento prevista dal regime penitenziario. Nei mesi scorsi Antonio Maragas e’ stato arrestato mentre riscuoteva il pizzo in un bar alla periferia stabiese. Con Andrea Lambiase sono accusati di avere seminato il terrore tra i commercianti nella zona da via Raiola al fiume Sarno. Gli agenti di polizia penitenziaria si sono accorti del trucco con cui il figlio pensava di portare a termine la sua missione. Insieme ai telefoni anche cocaina sempre per i carcerati. Ora le indagini continuano su Luca Maragas per capire a chi altri fossero diretti i quattro piccoli cellulari e la droga.
IL CORRIERINO