DE LAURENTIIS FURIOSO PER ARBITRAGGIO. ANCELOTTI SQUALIFICATO PER UNA GIORNATA

31 ottobre 2019 | 19:46
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DE LAURENTIIS FURIOSO PER ARBITRAGGIO. ANCELOTTI SQUALIFICATO PER UNA GIORNATA
DE LAURENTIIS FURIOSO PER ARBITRAGGIO. ANCELOTTI SQUALIFICATO PER UNA GIORNATA
DE LAURENTIIS FURIOSO PER ARBITRAGGIO. ANCELOTTI SQUALIFICATO PER UNA GIORNATA

l Giudice Sportivo ha squalificato per una giornata Carlo Ancelotti e il suo team manager. Come si legge nel comunicato, durante la partita tra Napoli e Atalanta andata in scena ieri al San Paolo, Ancelotti ha ricevuto una squalifica di una giornata effettiva di gara “per avere, al 44’ del secondo tempo, entrando a gioco fermo sul terreno di gioco, contestato una decisione arbitrale”. Stessa sorte per il team manager Giovanni Paolo De Matteis “per avere, al 44’ del secondo tecnico, uscendo dall’area tecnica, contestato platealmente una decisione arbitrale”. Inoltre il Napoli ha ricevuto un’ammenda di 3 mila euro “per aver lanciato una bottiglietta di plastica in campo”.

Trenta minuti di gioco e di  grande Napoli

Ancelotti sceglie Luperto a sinistra e non il rientrante Mario Rui, affidandosi a Callejon e Insigne sulle corsie di centrocampo e al duo Lozano-Milik in avanti. Gasperini risponde con una soluzione già vista all’Olimpico contro la Lazio utilizzando un “finto attaccante”: è Pasalic a fare la punta, lasciando a Gomez non solo i compiti del numero 10, ma anche quelli del regista, con l’argentino che spesso e volentieri si ritrova a ricevere palla alla spalle anche della cerniera Freuler-de Roon. La prima mezz’ora del Napoli è scintillante, Callejon è l’uomo barometro: lo spagnolo stringe e si allarga in base alle necessità, i movimenti di Milik e Lozano liberano spazio in mezzo. Il polacco ha la prima chance su imbeccata di Di Lorenzo ma centra in pieno Gollini. L’Atalanta sbanda dietro ma si fa viva con una punizione di Ilicic che Meret respinge malamente: Gosens vola sul tap-in, Allan si immola in tutti i sensi, restando a terra dopo il contrasto e arrendendosi al cambio con Zielinski. Callejon grazia Gollini dopo il solito taglio su invito di Insigne, poco dopo il quarto d’ora arriva il vantaggio azzurro. Ancora il capitano partenopeo a sventagliare per lo spagnolo, stavolta larghissimo: cross calibrato a meraviglia per Maksimovic che sul palo lontano insacca di testa.

Ritorna l’Atalanta

La squadra di Ancelotti, in questo primo frangente del match, ha un solo difetto: non riesce ad archiviare la pratica, o almeno ad andarci vicina. Milik ha la doppia occasione per il 2-0: è lui ad aprire per Ruiz e a fiondarsi sul pallone vagante in seguito alla parata di Gollini sullo spagnolo, ma prima mette di testa sul palo da mezzo metro, poi manca clamorosamente la ribattuta impuntandosi sulla sfera. L’Atalanta cresce nella parte finale della frazione e si ritrova in parità all’improvviso: Ilicic per Toloi che di prima intenzione chiude il triangolo pescando l’inserimento di Freuler, il cui destro non è irresistibile ma viene premiato da un disastro di Meret, trafitto tra le gambe. I nerazzurri rientrano benissimo in campo dopo l’intervallo e vanno a un passo dal ribaltone con un bel destro a giro di Pasalic. Ma il Napoli, passo dopo passo, ritrova fiducia. Mertens per Lozano aiuta, il belga si fa subito notare servendo Insigne, conclusione alta di poco. Milik colpisce la parte alta dell’incrocio dei pali su punizione, Gasperini prova a ridisegnare i suoi e lo fa con poca accortezza.

Milik, poi il pandemonio

Il tecnico inserisce prima Kjaer per Djimsiti e poi Castagne per Pasalic, specialmente l’ultimo cambio provoca uno scossone tattico, perché Gosens si abbassa troppo avendo davanti il belga. L’Atalanta perde le misure, quando de Roon pasticcia a centrocampo sta sanguinando davanti a uno squalo di nome Fabian Ruiz: verticalizzazione immediata, Gollini esce per provare ad arginare Milik ma il polacco lo dribbla e insacca a porta vuota. Sono attimi decisivi, il Napoli può affondare a piacimento ma spreca il pallone dell’immediato tris con Fabian Ruiz, impreciso su assist di Insigne. Ancelotti regala la standing ovation a Milik per inserire Llorente, lo spagnolo è al centro dell’episodio che annienterà ogni tipo di analisi: cross da sinistra, Kjaer decide di voltare le spalle al pallone per arginare l’iberico con una carica insensata ma il suo atto viene arrestato da un gomito larghissimo del centravanti. Giacomelli lascia correre, e l’Atalanta corre per davvero. Toloi legge un posizionamento folle della difesa azzurra e imbuca per Ilicic, che si presenta davanti a Meret e insacca comodamente. Pandemonio, il Napoli è all’improvviso tutto in campo. Vengono espulsi Giuntoli e Ancelotti, fuori di testa quando Giacomelli, dopo dialogo con la sala Var, indica il centrocampo. Non si riprende per almeno quattro minuti, tra fischi e proteste. Il nuovo calcio d’inizio è al 90′, ne vengono assegnati altri 9 di recupero, in cui Ilicic costringe Meret al miracolo salva-partita e Callejon alza la mira con il destro. Finisce tra i fischi, con l’Atalanta fuori dal burrone e il Napoli a guardarsi intorno senza aver capito fino in fondo il perché.

NAPOLI-ATALANTA 2-2 (1-1)
Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Luperto; Callejon, Allan (11′ pt Zielinski), Fabian Ruiz, Insigne; Lozano (13′ st Mertens), Milik (37′ st Llorente). All.: Ancelotti

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti (19′ st Kjaer), Palomino; Hateboer, Freuler, de Roon, Gosens; Gomez (29′ st Muriel); Ilicic, Pasalic (24′ st Castagne). All.: Gasperini
Arbitro: Giacomelli
Reti: 16′ pt Maksimovic, 41′ pt Freuler, 26′ st Milik, 41′ st Ilicic
Ammoniti: Insigne, Di Lorenzo, Maksimovic, Pasalic, de Roon
Espulsi: Ancelotti e Giuntoli
Recupero: 2′ e 9′