Napoli, 6 ottobre 2019. Stamani l’appuntamento è con gli attori dell’Associazione “Nartea” che ci proporranno un itinerario teatralizzato tra gli altarini più caratteristici di Napoli. Le edicole votive, che a Napoli sono parte integrante del contesto urbano, sono tutte le gate ad un aneddoto, leggenda, storia, pensate per esempio che durante il periodo di regno di Carlo III di Borbone, il fido consigliere Padre Rocco incoraggiò la diffusione delle edicole votive, oltre che per utilizzarle come mezzo di evangelizzazione anche per creare la prima “rete” di illuminazione stradale. Infatti, consentendo l’aumento delle edicole votive soprattutto nei vicoli bui, si incrementò anche l’illuminazione grazie ai tanti lumini che il popolo accendeva davanti alle immagini sacre. Gli altarini napoletani dunque sono un piccolo apparato emblematico dal punto di vista storico, artistico, antropologico, che testimonia la vitalità di un popolo che, sin dai tempi antichi ha dato vita a rituali originalissimi, pratici e mai banali. Attraverso un itinerario guidato l’Associazione culturale Nartea porterà a scoprire come tra i vicoli dell’antica Napoli riescano a convivere religione e superstizione, cultura e ignoranza, accompagnando gli ospiti in una passeggiata tra alcune edicole votive nascoste nei vicoli di una città che non smette mai di stupire e impressionare così da esclamare come i fedeli di Padre Rocco: “gesùgesù, FACIMMOCE ‘A CROCE”.
“Facimmoce ‘a croce: Napoli e i suoi altarini” – Testi e regia Febo Quercia con Sergio Del Prete e Valeria Frallicciardi e la partecipazione di Matteo Borriello. Costumi Antonietta Rendina.
Prenotazione obbligatoria. info 339 7020849 o www.nartea.com
(le foto a corredo dell’articolo sono tratte dal web)