Grande successo per Alberto di Pinto ed Enrica Pagliaroli a Sorrento

1 ottobre 2019 | 12:39
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Grande successo per Alberto di Pinto ed Enrica Pagliaroli a Sorrento

Nell’incantevole Chiostro di San Francesco a Sorrento, il pomeriggio dell’ultima domenica di settembre 2019 si è tinto di cultura, bell’arte, emozioni e suggestioni filosofiche e psicologiche grazie a due ospiti d’eccezione: lo scrittore di Terracina Alberto Di Pinto, reduce dall’enorme successo del suo esordio letterario con “Il Pesciolino che faceva la verticale” (LÄ Dieresi, Roma), col suo secondo romanzo, “Chi è il più felice del reame?”, sempre per LÄ Dieresi, e l’artista di Fondi Enrica Pagliaroli (moglie dello scrittore), che, truccata come la protagonista del libro, ha letto la toccante lettera autobiografica che fa da incipit al racconto e ha esposto in mostra alcune delle opere (fotografie, dipinti, tele) che hanno ispirato il romanzo stesso e che evocano in maniera intensa disagi emotivi, sofferenza psichica, malessere interiore, rapporto conflittuale con il corpo, difficoltà di auto-accettazione. Ad animare la serata, organizzata in ogni dettaglio dalla psicologa-psicoterapeuta Maria Grazia Aiello, Carlo Alfaro, pediatra e cultural promoter, che ha presentato, intervistato e letto suggestivi brani del testo, con gli interventi significativi dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Sorrento Federico Cuomo che ha patrocinato l’evento, della terapeuta della natura Elisabetta Roberta Rubertelli (attualmente nel Consiglio Direttivo dell’Istituto di Cultura Tasso presieduto da Luciano Russo, che proprio nel Chiostro ha allestito una completa mostra tassiana) della psicologa e psicoterapeuta di fama Laura Maresca, del teologo, filosofo, scrittore e intellettuale, anche lui nel direttivo della Tassiana, Aniello Clemente, e di altri ospiti del pubblico. Il folto pubblico di ogni età, variamente disposto all’interno della costruzione unica al mondo del Chiostro, che mescola architettura trecentesca con altri stili di epoche più antiche e successive, teatro nella storia di Sorrento di eventi religiosi, amministrativi, politici, culturali, musicali e artistici, si è addentrato con attenzione e passione in una presentazione ricca di fascino, dove si è parlato dei tanti spunti derivanti dalle molteplici tematiche offerte dal romanzo e dalla mostra d’arte associata. Il romanzo è un viaggio letterario in scenari magicamente dipinti dalla penna felice dell’autore, Bilbao, Sperlonga, Parigi, e al contempo un’indagine profonda tra sentimenti, emozioni, vissuti, storie, passioni. Scritto in maniera brillante, piacevole e scorrevole, con soluzioni stilistiche originali e intuizioni nello sviluppo della trama a volte geniali, il libro è la storia d’amore, intensa e disperata, di due anime perse, rese dannate dalle loro fragilità psichiche, due artisti, una fotografa d’arte e uno scrittore di bestseller, tormentati dai loro demoni interiori, per Aida, benchè bellissima, il percepire il proprio corpo come dismorfico, la bulimia, il bullismo subito da ragazza; per Lorenzo il senso di colpa per aver causato la morte dell’amico fraterno in adolescenza. Il romanzo sembra identificare nell’Amore l’unica cura per i demoni della mente, ma non basta, laddove il destino, con le sue paradossali coincidenze, può far precipitare tutto in un istante. Tema centrale della narrazione, la ricerca della felicità, che risulta impossibile se non si raggiunge la piena accettazione di se stessi. Il continuo mutare della prospettiva di racconto, da un protagonista all’altro alla terza persona onnisciente, rende la lettura interessante e coinvolgente, consentendo la partecipazione al vissuto emotivo dei personaggi nei confronti degli accadimenti, che è diversa dall’uno all’altro in base a sensibilità e bagaglio di esperienza. Elemento simbolico portante del romanzo, lo specchio, metafora del confronto con l’interiorità. Il libro risulta decisamente originale, incuriosisce, appassiona, sorprende, diverte e soprattutto non è mai scontato, la storia è avvincente e non stanca, il finale inaspettato lascia a bocca aperta. Invece il finale della presentazione è stato “a bocca piena”, grazie al magnifico buffet offerto dal Bar Vittoria di Piazza Sant’Antonino a Sorrento. (Carlo Alfaro)