LA JUVE SI RILANCIA CON HIGUAIN IL TITOLO IN RIALZO PER LA VITTORIA FINALE
La Juventus vince il big match di San Siro battendo 2-1 l’Inter, finora padrona del campionato, e si riprende la posizione di vertice cui è abituata, rimanendo l’unica squadra ancora imbattuta in serie A. Maurizio Sarri vince a sua volta la sfida con Antonio Conte, indovinando le scelte decisive – Dybala titolare a sorpresa, Higuain inserito nella ripresa, entrambi in gol – e sfruttando le enormi qualità, tecniche e di esperienza della sua squadra. L’ex ct davanti ha buone risposte da Lautaro Martinez, freddo nel rigore del momentaneo pareggio e sempre attivo, meno da Lukaku, e recrimina un po’ per la prematura uscita del motorino Sensi per infortunio. Dopo il ko a Barcellona, una nuova battuta d’arresto per l’Inter, che comunque come al Camp Nou tiene la testa alta di fronte ad un’avversaria al momento più forte.
L’Atalanta continua a passo di carica, mettendo pressione a tutti. Consolida il terzo posto asfaltando il Lecce e confermando il suo momento di grande vena. Perdono terreno invece il Napoli e le due romane. Gli azzurri chiudono sullo 0-0 la pur non facile trasferta in casa del Torino, loro primo pareggio in campionato, ed è al momento invischiato nella lotta per il quarto posto con le squadre della capitale. Poche le note liete dal ‘Grande Torino’ per Ancelotti, che non ha visto grande brillantezza nè coraggio tra i suoi in una gara senza molti spunti. Intanto la Roma si fa bloccare da un ottimo Cagliari dopo una gara spezzettata con infortuni, autogol, rigori e un gol finale annullato a Kalinic che scatena le proteste furibonde di Fonseca che viene espulso. Proteste ribadite con forza poi dal ds Petrachi. A Bologna grandi feste per Mihajlovic in panchina, poi una doppietta di Immobile consente alla Lazio di riprendere gli emiliani. Alla fine sono gli ospiti a recriminare perche’ Correa spreca un rigore. Prosegue la rinascita della Fiorentina che con sofferenza e con merito supera di misura l’Udinese.
Il quadro delle partite di domenica (RISULTATI E CLASSIFICA)
Fiorentina-Udinese 1-0 (Milenkovic) giocata alle 12.30
Atalanta-Lecce 3-1 (Zapata, Gomez, Gosens, Lucioni)
Bologna-Lazio 2-2 (Krejci, Immobile, Palacio, Immobile)
Roma-Cagliari 1-1 (rigore Joao Pedro, autogol di Ceppitelli)
Torino-Napoli 0-0
L’Atalanta macina il Lecce con il suo solito gioco avvolgente e manovre chirurgiche che annichiliscono gli avversari. Sblocca Zapata con una fucilata da sinistra, poi Gomez raddoppia sul assist del colombiano. Chiude la gara Gosens su imbeccata di Ilicic. Quella costruita da Gasperini e’ una macchina da guerra sontuosa con una condizione eccellente. I pugliesi si devono accontentare del gol della bandiera di Lucioni.
La Roma non riesce a superare un Cagliari ordinato e compatto che merita la sua posizione di classifica prestigiosa. Entusiasmo del pubblico per Nainggolan, ex amato e rispettato. I giallorossi continuano a perdere pezzi: dopo mezz’ora va ko anche Diawara, subito dopo il vantaggio degli ospiti con un rigore di Joao Pedro su mani di Mancini. Ma un autogol di Ceppitelli rimette in corsa i giallorossi e nella ripresa la Roma, compassata all’inizio, spinge con insistenza, crea occasioni con Dzeko e Zaniolo, passa alla fine con Kalinic ma il gol viene annullato per una spinta a Pisacane che esce dopo uno scontro con Olsen.
Pari spumeggiante tra Bologna e Lazio con un primo tempo dalle forti emozioni. Gli emiliani riscattano i recenti risultati negativi (un punto in tre gare) con una prestazioni battagliera. Gli emiliani passano due volte in vantaggio con Krejci e Palacio, ma super Immobile, in stato di grazia, trova due conclusioni perentorie dalla sinistra. Due gialli di Leiva complicano la vita alla Lazio, ma Medel si fa espellere e alla fine sono gli ospiti a mangiarsi le mani. Correa prende infatti la traversa su calcio di rigore e il pari alla fine scontenta entrambe.
La Viola comincia a carburare e piazza il terzo successo consecutivi a spese di un’Udinese concentrata determinata. Chiesa piazza spunti ficcanti, Ribery dispensa giocate d’autore, ma per sbloccare un gara complicata ci vuole un imperioso colpo di testa di Milenkovic. Ora Montella tira un sospiro di sollievo, la Fiorentina punta all’Europa e ha margini di miglioramento.