LA LAZIO VINCE IN EUROPA CON UN GOAL BELLISSIMO DI CIRO IMMOBILE

4 ottobre 2019 | 01:25
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LA LAZIO VINCE IN EUROPA CON UN GOAL BELLISSIMO DI  CIRO IMMOBILE

Lazio-Rennes © ANSAFOTO
Lazio-Rennes –  Fonte Ansa Sport 

Redazione ANSAROMA

03 ottobre 2019
Stavolta è la Lazio a ribaltare il risultato per riprendere il cammino in Europa. Dopo il ko subito con il Cluj in Romania, i gol di Milinkovic ed Immobile rimontano quello di Morel ed interrompono a cinque il filotto di ko in Europa League. Contro il Rennes, modesto ma scorbutico, i biancocelesti sfoderano una partita non brillante, ma con tanto orgoglio. Nell’altro incontro del gruppo E il Celtic batte 2-0 i il Cluj e la Lazio non è più ultima in classifica.

Il quadro della seconda giornata di Europa League (RISULTATI E CLASSIFICHE)

– Girone A
Dudelange-Qarabag 1-4
Siviglia-Apoel Nicosia 1-0

– Girone B
Lugano-Dinamo Kiev 0-0
Malmoe-Copenaghen 1-1

– Girone C
Trabzonspor-Basilea 2-2
Krasnodar-Getafe 1-2

– Girone D
Rosenborg-Eindhoven 1-4
Sporting Lisbona-Lask Linz 2-1

– Girone E
Celtic-Cluj 2-0
LAZIO-Rennes 2-1

– Girone F
Arsenal-Standard Liegi 4-0
Vitoria Guimaraes-Eintracht Francoforte 0-1.

LA PARTITA – Inzaghi vara un turnover consistente. Rispetto all’11 che ha travolto il Genoa conferma solo Strakosha, Acerbi, Lulic e Immobile. Leiva e Correa riposano, Parolo, Luis Alberto e Milinkovic partono in panchina. Caicedo è l’altro perno dell’attacco. Stephan in avanti si affida all’ex milanista Niang ed a Tait. Nel folto centrocampo spazio anche a Clement Grenier, alla Roma nella stagione 2016-’17. Niang ed il giovane Camavinga (17 anni il mese prossimo) stanno una spanna sopra i compagni. Per il resto il Rennes è formazione che, consapevole di non poter contare su particolari qualità tecniche, ha nella disciplina tattica la sua arma migliore. Pressing, distanze tra i reparti rispettate ossessivamente, difesa a cinque appena si perde palla. Bastano questi semplici ingredienti a Julien Stephan per imbrigliare la Lazio nel primo tempo, con occasioni da rete ridotte al minimo da ambo le parti. Tolta una bella girata al volo di Immobile, alta, ed una timida punizione di Cataldi (bloccata facilmente da Mendy) il Rennes non rischia nulla. E’ invece un involontario quanto clamoroso mani in area di Acerbi (22′), dopo un rimpallo con Niang, a far venire i brividi a Inzaghi. L’arbitro non vede e non c’è il Var ad assisterlo. Così la Lazio se la cava. La fantasia biancoceleste però resta in panchina. Il Rennes produce solo un tiro di Martin, parato in due tempi. L’occasione di Camavinga al 4′ della ripresa (palo sfiorato sul suggerimento centrale di Niang) è il campanello d’allarme che convince Inzaghi a cambiare: fuori Cataldi e Berisha, spazio a Luis Alberto e Milinkovic. Ma al 10′ è proprio il serbo a perdersi Morel nell’area piccola. Colpo di testa e Rennes in vantaggio a sorpresa. Un colpo potenzialmente da ko, invece la Lazio incassa e riparte. Il modo migliore per farsi perdonare è mettere dentro l’1-1 e Milinkovic ci riesce al al 18′, proprio su imbeccata di Luis Alberto. Cambia l’inerzia della partita e sulle ali dell’entusiasmo Immobile svetta su Da Silva e realizza il vantaggio (30′). Stavolta l’assist è di Milinkovic. Il Rennes non ci sta e si rovescia in avanti, confusionario ma comunque pericoloso. L’ultimo rischio è su una punizione a tempo recupero ormai scaduto, ma Strakosha c’è e la Lazio prende tre punti preziosi per la qualificazione ai 16/mi.