La via dei funghi per l’immortalità
Interessante, commovente e straordinariamente spiazzante l’ultimo romanzo della norvegese Long Litt Woon “La via del bosco – Una storia di lutto, funghi e rinascita” (Iperborea). Si tratta di un viaggio curioso, scientifico e mistico raccontato con eleganza e intelligenza da Long Litt Woon, scrittirce norvegese di origini malesi. Long Litt Woon giunge a Oslo da ragazzina, laureatasi in antropologia, conosce sempre in ambiente universitario Eiolf, con il quale stringe un’unione di quelle rare, di intesa perfetta che il destino però non ha voluto durasse tutta la vita. Eiolf infatti è morto di un male improvviso e incurabile. Per la scrittrice elaborare questo lutto sarebbe stato quasi impossibile se non fosse incappata in un corso di micologia al quale si era iscritta per caso qualche settimana prima che il compagno morisse. Comincia così per la giovane antropologa malese un viaggio nel mondo dei macromiceti, i funghi, che sono dovunque ma soprattutto dove c’è la vita. Nel libro l’autrice racconta tutto quello che ha scoperto e che c’è da sapere sui funghi, quelli che ha raccolto e quelli che ha studiato. Un modo particolare per elaborare un lutto quello di andar per boschi in cerca di funghi: ti insegna che la terra ricicla tutto e che da qualche parte ci sarà anche un “nuovo” Eiolf. Un ultimo appunto, in Cina vanno matti per il reishi, Ganoderma lucidum, dicono che dona l’immortalità, cercatelo, NON E’ COMMESTIBILE, ma porta fortuna, ai cinesi ne ha portato, visto come vanno le cose a loro oggi, quindi cerchiamolo!