Lettere da Piano di Sorrento – Vita da cani (2)
LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
VITA DA CANI (2)
Il provvidenziale intervento di un rappresentante del “Partito Animalista Europeo” che ha reso possibile in Penisola Sorrentina il salvataggio dei 22 cani, ha molto colpito l’opinione pubblica, in prima linea gli animalisti e gli ambientalisti. Molti mi hanno chiesto: “ e adesso che succede? che fine faranno i cani? che cosa faranno alla responsabile? La “presunta” responsabile (in un Paese garantista come il nostro meglio parlare di presunzione, perché nessuno può essere ritenuto responsabile di un fatto-reato se prima non viene giudicato e riconosciuto colpevole) dovrà subire un processo.
Nonostante l’effettuato sopralluogo, nonostante il rinvenimento dei poveri cani, nello stato in cui versavano, nonostante l’intuibile incompatibilità ambientale (vivibilità) dovrà comunque celebrarsi un processo per accertare se la condotta della persona indagata abbia violato le norme contenute nella L. 20 luglio 2004 n. 189 ( “sui delitti contro il sentimento degli animali”). Al momento presumo sia stata inoltrata una denuncia “a piede libero” della indagata all’autorità giudiziaria, mentre i cani sono sotto custodia giudiziaria; in caso di una condanna con rito ordinario o alternativo sono confiscati, salvo quelli appartenenti a terzi, e rivendicati dai legittimi proprietari, e gli altri? Possono essere affidati ad Associazioni od Enti che ne facciano richiesta, purché abbiano i requisiti di legge. E in mancanza? E qui c’è un vuoto legislativo. Qui il legislatore non ha detto. Un altro, secondo il mio punto di vista, imperdonabile vuoto legislativo è quello di non aver previsto una pena accessoria, nel caso di condanna, e cioè l’interdizione per chi si è reso responsabile del possesso, gestione od affido di altri animali di compagnia.
Sicché c’è il rischio, una volta passata la tempesta, come dicono a Napoli “dint a’scurdata, che la riconosciuta colpevole potrà continuare a fare quello che ha fatto.
Mi auguro che il magistrato che sarà incaricato della vicenda, estenda le indagini anche nei confronti di eventuali corresponsabili, enti o persone fisiche, che abbiano favorito l’increscioso episodio.
Appaiono comunque sconcertanti le dichiarazioni rese da alcuni esponenti locali in occasione del sopralluogo.
avv. Augusto Maresca