Luca Barbareschi al Teatro delle Rose di Piano: “Da ebreo dico non guardiamo alla maldicenza”
Il direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma ha consegnato il premio “Penisola Sorrentina” a Christian De Sica: “Da ebreo dico che bisogna guardare alla vita e e alla luce”
Piano di Sorrento (Na), 29 ottobre 2019 – “Sono orgoglioso di premiare Christian De Sicaper il teatro come presidente del Premio Penisola Sorrentina”, così ha dichiarato Luca Barbareschi direttore artistico del Teatro Eliseo che ha preso parte al grande evento-spettacolo della XXIV edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, andato in scena sabato scorso al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento.
“Questo è un Premio importante – continua Barbareschi– non solo per la bellezza della terra di cui porta il nome ma perché è un Premio che sfida la fatica della dolenza che ha il Sud in generale. Un luogo in cui si celebra il coraggio, l’eleganza e non la pornografia della comunicazione. Lo dico da ebreo: se guardiamo sempre alla maldicenza non si va avanti. Mi arrabbio sempre con i telegiornali. Credo che per ogni delinquente ci siano mille eroi negli ospedali, nelle scuole, ed anche in parlamento c’è chi fa bene il proprio lavoro.”
Il prestigioso riconoscimento, organizzato e condotto da Mario Esposito, è posto sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo ed è inserito, in sinergia con il Comune di Piano di Sorrento, nel cartello degli eventi di rilievo nazionale ed internazionale della Regione Campania.
Ecco quanto invece ha dichiarato De Sica, dopo aver ricevuto il premio dalle mani del direttore dell’Eliseo.:
“Ringrazio Mario Esposito, tutta l’organizzazione e il presidente del Premio Luca Barbareschi per questo importante riconoscimento. La prima volta che venni in Penisola Sorrentina mio padre girava “Pane amore e… Tornerò a dicembre a Sorrento per le Giornate del cinema e si assegneranno i Premi Vittorio De Sica, che dal Quirinale ritornano a Sorrento. Sono molto felice di aver raccontato nel mio film in uscita a novembre il lato bello di Napoli, così come fece mio padre Vittorio. E nel film ci sono tanti omaggi al cinema di mio padre“.