“Mi dispiace mamma. Ti amo così tanto. Sto morendo” Il messaggio choc di una vittima del container nel Regno Unito

26 ottobre 2019 | 10:42
Share0
“Mi dispiace mamma. Ti amo così tanto. Sto morendo” Il messaggio choc di una vittima del container nel Regno Unito

“Mi dispiace mamma. Il mio viaggio all’estero non è andato bene. Ti amo così tanto! Sto morendo perché non posso respirare”. L’agghiacciante messaggio della ragazza vietnamita morta anch’essa nella disumana tragedia del container sbarcato nel Regno Unito alcuni giorni fa.

La stampa britannica riporta questo terribile messaggio inviato da Pham Thi Trà My, 26 enne del Vietnam, che invia alla mamma le parole da incubo sopra citate. Non si riesce neppure ad immaginare il dolore della madre, che ha potuto soltanto assistere alla morte della sua cara figlia, che le ha detto le sue ultime parole tramite messaggio.

Londra era l’ultima tappa di questo traffico disumano di persone, e l’inchiesta ha già portato a quattro arresti. Il primo è Mo Robinson, autista nordirlandese del Tir che trasportava il container. Un uomo e una donna di 38 anni, entrambi residenti a Warrington, nel Cheshire, sono invece considerati i basisti dell’organizzazione. Mentre nelle ultime ore è stato arrestato un 48enne nordirlandese considerato coinvolto nel traffico e che stava cercando di imbarcarsi su un volo all’aeroporto di Stansted.

Inizialmente le vittime erano state identificate come cinesi dalla polizia britannica, ma nelle ultime ore sono più famiglie vietnamite che hanno fatto sapere che in realtà tra i corpi ritrovati potrebbero esserci quelli dei loro cari. Oltre ai genitori di Pham, un’altra coppia ha infatti denunciato di aver perso i contatti con un figlio 26enne e una figlia 19enne che scrivevano di essere sul punto di salire a bordo di un container in Belgio e di dover «spegnere il telefonino» per evitare i controlli al confine.

Una tragedia senza fine, che oggi ci ha rivelato questo orribile messaggio di Pham, e chissà quante altre notizie sconcertanti giungeranno da questa vicenda.

fonte: La Stampa