Minori: che ne facciamo…..? Il punto di Gaspare Apicella
Minori, Costiera amalfitana . Se si entra in un reparto di un qualsiasi ospedale ed il primario è una persona seria e capac e, tutto funziona; se il dirigente è assalito da sciatteria o menefreghismo il reparto è un casino E così è per la conduzione (qualcuno dice governo) di un centro di piccole-medie dimensioni.
Un giorno di qualche decennio addietro un serio professionista minorese, nel corso di una pubblica discussione, disse: che ne facciamo di Minori?. Intendeva: che programmaziopne, che futuro, che prospettive turistico-economiche per Minori. Il professionista rispondeva e risponde al nome di Vittorio Testasecca.
Ora, riprendendo quella frase, siamo tentati di dire: che ne facciamo di questi governanti locali. Potremmo , per essere benevoli, proporli come amministratori di piccoli condomini.
Dirigere, amministrare= capacità manageriali, spirito di collaborazione, programmazione, tutela Mentre scriviamo, martedi , il paese dell’accoglienza è chiuso: per consumare un pasto, bisogna cercare con il lanternino, anche se c’è il sole.
Le uniche cose che funzionano, pen siamo, sono alcuni uffici comunali e la N.U. =il resto è noia, una noia pericolosa .
Siamo letteralmente, positivamente, invasi (alberghi, case vacanze legalmente riconosciute o abusive conosciute, ecc.) da turisti con la maiuscola, che occupano ogni “buco” facendo crescere l’economia min orese: Cosa offriamo? Traffico infernale, partecipazione alla caccia al pedone sulle strisce, pericolosità di alcune scale comunali, ringhiere divelte o invase da ruggine, cani che depositano iovunque, topi da compagnia per alune vie interne, ecc.
Si lamenta l’assenza di materiale cartaceo di propaganda turistica (eppure l’imposta di soggiorno, nonostante le disfunzioni o latitanza, fun ziona) le strade interne leopoardate, l’acqua persistente a via santa Maria Vetrana, le mloto parcheggiate nei vicoli ed all’ingresso della ziona archeologica; le moto e i motorini che arrancano dovunque.
La cosa bella di quest’anno, il percorso dei limoni opera meritoria di un capace professionista come Michele Ruocco (su suggerimento) che coinvolge nel suo stupendo progetto un’intera comunità una volta abbandonata a se stessa.
E allora?
C’è proprio da pensare: che cosa vogliamo fare di Minori
Ci sono diversi che , non aspirando a cariche , vorrebbero tanto poter suggerire, essere coinvolte, fare.
Gaspare Apicella