Il Nero di Bagnoli potente e affascinante come una fattura d’amore.
Bagnoli Irpino è uno dei borghi più belli della provincia di Avellino, a ridosso dei monti Picentini, vicino a Lago Laceno. Il centro storico conserva intatto il fascino dato dall’impianto medievale che vede nel Rione della Giudecca il suo, come dire, ombelico. Il paesino è tutto un saliscendi di stradine e viottoli, ai lati portali antichi, chiese, monumenti straordinari e particolari. Da visitare la Torre Civica (XV sec.) sulle cui pareti nei pressi della Fontana del Gavitone, dal XVIII sec. spicca la presenza di un albero di Carpine “sorto direttamente dal muro!”. Bagnoli Irpino ti seduce con questi monumenti naturali ma anche con quelli della creatività umana come il putto bronzeo “Giovanni Fontana” al centro della piazza principale; del resto siamo nella città di Leonardo Di Capua, scienziato e filosofo della libertà. La città dei bagnolesi ti strega, proprio come una janara, in quest’autunno caldo, figuriamoci sotto la neve mentre sgranocchi le famose caldarroste, ingolli un bicchiere di Fiano e pranzi con un piatto di tagliatelle al tartufo nero. Già il famosissimo “nero di Bagnoli”, l’oro nero di questa terra. Il fungo ipogeo più ricercato in Campania che qui spesso e volentieri espongono sotto le campane di vetro come si fa con i santi, e avendolo gustato, vi assicuro che questa blasfema devozione la merita tutta. Ho avuto la fortuna di partecipare alla 42 edizione della Mostra Mercato del Tartufo Nero di Bagnoli e dei prodotti tipici del Laceno: festa spettacolare. Il centro storico esplode letteralmente di profumi forti e inebrianti: è la festa di tutti i prodotti tipici di questa terra. Le carni di manzo, di maiale e di pecora finiscono tutte a sfrigolare sulla brace, i vini rossi e bianchi sono spillati direttamente dalle botti, mentre dolciumi di tutti i tipi celebrano il matrimonio più riuscito in pasticceria quello della castagna con il cioccolato. Quindi, dopo i formaggi, fra i quali neanche a dirlo è l’impiccato il giullare di corte, incontriamo negli stand lui, il re dei bagnolesi: il tartufo nero, un alimento straordinario per sapore e proprietà benefiche. Il Nero di Bagnoli è rinomato per la sua ricchezza di antiossidanti, che aiutano a combattere i radicali liberi, per le proprietà elasticizzanti che stimolano la produzione di collagene come le sue capacità digestive. Infine, ma questo resti fra noi, il nero di Bagnoli è afrodisiaco, lo assicurano i bagnolesi: le sostanze emanate da quest’ alimento favoriscono l’attrazione da parte del partner! La cosa, devo essere onesto, non è stata scientificamente provata, anche se si ascrive questa caratteristica alla presenza nel “nero” di un alcol volatile dall’odore muschiato. Be’, bisogna testarlo questo tartufo, provare a fare una fattura d’amore con un piatto di fettuccine, e stare a vedere cosa succede: peccato per i 400 euro al chilo! Ma per amore ci tocca sempre un po’ soffrire, o no?
di Luigi De Rosa, enogastronauta per divertimento