Roma, Rodolfo si arma di scopa e pulisce la strada in sedia a rotelle

11 ottobre 2019 | 18:52
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Roma, Rodolfo si arma di scopa e pulisce la strada in sedia a rotelle

Dare una mano, nonostante tutto, contro il degrado. Ogni giorno il signor Rodolfo si fa accompagnare alle 18 in punto dal suo assistente David in via Marco Besso, a due passi da Corso Francia, Municipio XV. La sedia a rotelle si ferma nel punto indicato, il solito: poi, armato di una scopa, Rodolfo si mette all’opera. Spazza con energia e precisione lo slargo sotto l’albero (un noce di 40 anni) che dà sull’incrocio, trafficatissimo, con via di Vigna Stelluti. Il signor Rodolfo, ex imprenditore di origini toscane, si è stabilito a Roma insieme a sua moglie. Alla fine ha deciso di rimanere a vivere nel quartiere di Vigna Clara, nella zona nord della città. Rodolfo è molto conosciuto, in tanti lo salutano, lo chiamano «dottore». Dice di voler fare qualcosa per la città, per il suo quartiere, nonostante tutto: è scandalizzato da un cumulo di immondizia con cartoni abbandonati, rifiuti e sacchi che impediscono di camminare, semplicemente, lungo il marciapiede poco più avanti. Non vuole rassegnarsi a questa situazione, e così, nel suo piccolo, cerca di dare una mano. La sacca con le foglie raccolte da Rodolfo viene riempita e depositata subito dopo aver completato il servizio. La scopa, custodita da un negozio vicino, pronta ad essere riutilizzata il giorno successivo.

Vengono qui per tutta la settimana (meteo permettendo), tranne il sabato e la domenica quando, seppur tra mille difficoltà per chi si deve spostare a bordo di una sedia a rotelle, Rodolfo va a fare un giro in centro in compagnia di sua moglie. Ma il lunedì, preciso, Rodolfo e David tornano al loro posto in via Besso per svolgere il loro compito. Contro il degrado a volte basta partire da gesti semplici. «Lo vede quel ferramenta in fondo alla strada? – racconta la moglie – Vorrei intitolare questo piccolo spazio a lui, un giorno. Lo chiamerò piazza Rodo. Così tutti sapranno che quell’angolo così pulito e ordinato è merito suo».

di Raffaele Nappi LEGGO.IT