Salerno, riunione tra Soprintendenza, responsabili UTC e sindaci della Costiera amalfitana. Sotto i riflettori il condono 724/94
Incontro importante a Salerno tra i responsabili degli UTC e sindaci della Costiera amalfitana e l’avvocatura della Soprintendenza, sulla questione delle pratiche di condono 724/94 le cui opere risultano ultimate dopo l’entrata in vigore del PUT. Oltre la solita questione che le opere oggetto di istanza di condono devono essere compatibili con gli aspetti paesaggistico-ambientali conseguenti al vincolo paesaggistico, in origine imposto con D.M. ed integrato con il sopravvenuto P.U.T. (Piano urbanistico territoriale – Legge Regione Campania 35/87), sia in termini di impatto ambientale che di tipologia architettonica e materiali utilizzati. Ultimamente ci si è aggiunto la questione vincolo di inedificabilità assoluta imposta da quella norma di natura urbanistico/paesaggistica meglio conosciuta come P.U.T.(riconosciuta dalla legge n. 431 del 1985 laddove (art. 1-bis) si prevedeva che le bellezze naturali ex lege, elencate all’art. 1, fossero sottoposte da parte della Regione a specifica normativa d’uso e di valorizzazione ambientale mediante la redazione di piani paesistici o di “piani urbanistici territoriali con specifica considerazione dei valori paesaggistici ed ambientali”.
La natura urbanistico-paesaggistica del P.U.T. è poi stata ribadita dal successivo DLgs n. 42/2004 (Testo unico sui Beni Ambientali) laddove all’art. 135 (Pianificazione paesaggistica) comma 1 si dispone che “le regioni sottopongono a specifica normativa d’uso il territorio mediante piani paesaggistici, ovvero piani urbanistico – territoriali appunto con specifica considerazione dei valori paesaggistici, entrambi di seguito denominati: ‘piani paesaggistici’. La discussione si è accesa sulla questione se è o non è il put un vero piano paesistico???
La discussione è aperta, sopratutto in questi giorni ci sono grossi nodi da sciogliere fra Positano e Praiano, ma anche Amalfi e Ravello ci sono delle problematiche. Bisogna trovare una soluzione univoca, qui, più che altrove, manca la certezza del diritto, principio costutizionale e di civiltà.