Sorrento, all’Hotel Bellevue Syrene il 31 ottobre 2019 una targa in ricordo della scrittrice Marguerite Yourcenar.
Grazie alla proficua ed intensa collaborazione con l’Hotel Bellevue Syrene, l’Istituto di Cultura “Torquato Tasso” è lieto di annunciare che il 31 ottobre 2019, Sorrento avrà risonanza nazionale. Saranno graditi ospite il prof. Gilles Pecout, il console di Francia a Napoli Laurent Burin des Roziers, l’ing. Mario Casillo capogruppo del Partito Democratico alla Regione, la prof.ssa Laura Monachesi, vice-presidente vicario del Centro Antinoo, il prof. Nuccio Ordine, la dott.ssa Lina Sergi, il dott. Paolo Saluzzi, la prof.ssa Valeria Sperti, la prof.ssa Emilia Sur-monte, il prof. Giovanni De Santis, che, unitamente al Sindaco di Sorrento, presenzieranno alla posa in opera della targa nell’Hotel strettamente legato alla memoria di Marguerite Yourcenar (pseudonimo di Marguerite Cleenewerck de Crayencour), evento che vuole ribadire il vivido ricordo della scrittrice così legata a Sorrento ove soggiornò per lunghi periodi. Straordinaria scrittrice, grande viaggiatrice, innamorata dell’Italia ed esploratrice di luoghi selvaggi e solitari, la Yourcenar, è l’unica donna eletta alla Accademie française. Rinomata è la sua vita ma conviene, in questa fausta occasione, ricordarne i capisaldi. Nacque da una famiglia franco-belga. Il padre, Michel Cleenewerck de Crayencour, di famiglia borghese rappresentava la parte francese della famiglia; la madre belga di stirpe nobile, Ferdinande de Cartier de Marchienne, morì dieci giorni dopo la nascita di Marguerite, a causa di setticemia e peritonite insorte in seguito al parto. Marguerite studiò con tutori privati e crebbe nella villa della nonna Dufresne a Mont Noir nel comune di Saint-Jans-Cappel, nel nord della Francia. La bambina si dimostra subito una lettrice precoce, interessandosi a soli 8 anni alle opere di Jean Racine e Aristofane; a dieci anni impara il latino e a dodici il greco. All’età di diciassette anni Marguerite pubblica sotto lo pseudonimo di “Marg Yourcenar” il suo primo libro di poesie. Nel 1924, in occasione di un viaggio in Italia, visita per la prima volta Villa Adriana e inizia la stesura dei primi Carnets de notes de Mémoires d’Hadrien (Taccuini di note di Memorie di Adriano). Nel 1937 a Parigi Marguerite fa un incontro fondamentale per la sua carriera e per la sua vita, quello con Grace Frick, allora insegnante di letteratura inglese, che sarà la sua compagna per il resto della vita. Nel 1939, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, si trasferisce negli Stati Uniti d’America pur continuando sempre a scrivere in francese. Inizia così un decennio di privazioni, che ella stessa definirà più tardi come il più difficile della sua vita. Questo periodo della sua vita si conclude con la pubblicazione delle Mémoires d’Hadrien (Memorie di Adriano), sicuramente il suo libro di maggior successo. A partire da questo momento Yourcenar comincia una serie di viaggi in giro per il mondo, che conosceranno una pausa solo per l’aggravarsi delle condizioni di salute della sua compagna, che la porteranno alla morte nel 1979. Dopo la morte di Grace Frick la scrittrice conosce Jerry Wilson, che diventerà presto una delle sue più intense passioni. Ma neanche lui le sopravvive. Marguerite Yourcenar muore presso l’ospedale Bar Harbor di Mount Desert il 17 dicembre 1987. Marguerite Yourcenar è riuscita nelle sue opere a scavare a fondo l’universo femminile, cogliendone anche i lati più nascosti; è autrice di raccolte di versi, poemi in prosa, racconti, lavori teatrali, saggi, traduzioni. Tra i suoi libri, Alexis (1929; Feltrinelli, 1962), La moneta del sogno (1934; Bompiani, 1984), Il colpo di grazia (1938; Feltrinelli, 1962), Memorie di Adriano (1951; Einaudi, 1963), Fuochi (1957; Bompiani, 1984), L’opera al nero (1968; Feltrinelli, 1969; audiolibro “Emons Feltrinelli”, 2011), Anna soror… (1981; in Come l’acqua che scorre, Einaudi, 1983). Feltrinelli ha pubblicato nei “Classici” anche la sua introduzione a Fedra (2008) di Racine. L’Istituto di Cultura ha tenuto due conferenze sulla Yourcenar, l’ultima l’11 maggio di quest’anno ha ospitato la prof.ssa Francoise Bonali Fiquet che presentò il suo saggio su “Marguerite Yourcenar a Sorrento”, infatti tra gli ameni panorami di Capri e Sorrento nel 1938 scrisse Il colpo di grazia che evoca un episodio di guerra civile avvenuto in Curlandia all’epoca dei pu-tsch tedeschi contro il regime bolscevico, intorno al 1919-21. Lo ricordo perché nonostante la barbarie della guerra, il tema centrale del libro è la solidarietà di destino tra esseri sottoposti alle stesse privazioni e agli stessi pericoli, un’intimità e somiglianza più forti dei conflitti della passione carnale o della fedeltà politiche, più forti persino dei rancori del desiderio frustrato o della vanità ferita.
Sorrento è un territorio unico al mondo, la cui fama indiscussa ha attraversato indenne secoli di storia, l’Istituto di Cultura «Torquato Tasso» con la preziosa collaborazione del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, cerca di valorizzare culturalmente il luogo scelto da viaggiatori, artisti, poeti e intellettuali quale meta e base ideale per la loro ispirazione. Cerca di far primeggiare la cultura e le arti quasi volendo assecondare i grandi insegnamenti di una grande donna, Marguerite Yourcenar, che come testamento spirituale disse: «Lo scopo di ogni scrittore: comunicare un’impressione che non si potrà più dimenticare». Umilmente anche noi ci prefiggiamo di creare eventi che lascino una traccia, seppur labile, come polvere di cometa, ma… una traccia!
Aniello Clemente