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Sorrento, presunte illegittimità al parcheggio interrato di Via Marziale, dopo la denuncia delle Associazioni, interviene la Corte dei Conti.

15 ottobre 2019 | 16:35
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Sorrento, presunte illegittimità al parcheggio interrato di Via Marziale, dopo la denuncia delle Associazioni, interviene la Corte dei Conti.

In attesa che anche la Procura della Repubblica si pronunci circa le presunte responsabilità relative al mancato rispetto delle condizioni speciali previste nel permesso a costruire e quindi dalla L.R 19/2001, evidenziate in una dettagliata denuncia ad opera delle Associazioni contro le illegalità , dopo il Ministero anche  la Corte dei Conti in modo solerte decide di fare chiarezza.

Sorrento – Tra i parcheggi interrati sotto accusa, rilevati nell’ interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle per non aver ottemperato a quanto disposto dalla  Legge Regionale 19/2001, risulta anche quello realizzato in via Marziale in vicinanza dell’Istituto scolastico Torquato Tasso. Tra i cui proprietari, secondo quanto dichiarato dall’ esponente locale del M5S Rosario Lotito, risulta anche la società Gieffe Srl . Amministrata per anni dall’attuale  Sindaco di Sorrento Avv. Giuseppe Cuomo che sarebbe anche titolare  di una parte delle quote sociali. Una situazione che, oltre alla interrogazione parlamentare del M5S e successiva netta risposta del Ministero interpellato, fu segnalata nell’Ottobre del 2018, dal Movimento Civico “Conta anche Tu” e dalla Sezione  sorrentina dell’Associazione Nazionale “I cittadini contro le mafie e la corruzione”, interpellando la  Procura Generale della Repubblica, la Corte dei Conti, nonché i Ministeri della Giustizia, delle Infrastrutture e della Pubblica Amministrazione.

Una dettagliata denuncia, quella firmata da Francesco Gargiulo ed Enrico Aprea, dalla quale si evince il mancato rispetto delle condizioni speciali previste nel permesso a costruire n.115 del 23/10/2003 per la costruzione del parcheggio interrato realizzato dalla società Gieffe costruzioni.  Una delle condizioni speciali e paletto fondamentale per il rilascio del permesso a costruire ,imponeva che  il parcheggio  doveva essere realizzato interrato, con la successiva sistemazione  esterna  mediante  il riporto di terreno vegetale. Condizione che in modo evidente, si sottolinea, non è stata ottemperata.

Infatti, secondo quanto rilevato dai denuncianti, il manufatto, presenta  un fuori terra di oltre 70 cm dal piano campagna mentre doveva essere completamente interrato. Mentre il terreno vegetale ,posto in superficie e  dove erano stati impiantate le piante di agrumi, presentava uno spessore di circa 80 cm e quindi inferiore al metro e mezzo, come invece stabilito dalle condizioni speciali previste nel permesso a costruire. Infine  l’area di copertura del parcheggio interrato a fine lavori non è risultata adibita ad uso pubblico e tale situazione rappresenta un’altra concreta mancanza da quanto disposto nel permesso a costruire. Dato che, secondo la Legge, ad ultimazione dei lavori i proprietari avrebbero dovuto stipulare un idoneo atto di cessione delle aree di superficie dei parcheggi interrati a favore del Comune di Sorrento e quindi dei cittadini. Illegittimità, quelle realizzata dalla Società proprietaria del manufatto, che in modo evidente , si puntualizza nelle denuncia, non furono rilevate dall’Ufficio Antiabusivismo del Comune di Sorrento nel il sopralluogo del 13 Agosto 2015. Durante il quale il tecnico comunale  accertò soltanto la realizzazione abusiva della copertura in plexiglass a protezione della scala di emergenza, ignorando totalmente quanto disposto dal permesso a costruire e quindi dalla Legge 19/2001

Successivamente tali illegittimità, già all’epoca denunciate alle Autorità competenti, furono segnalate anche ai parlamentari del Movimento 5 Stelle che successivamente intervennero in parlamento con l’interrogazione.

La successiva risposta del Ministero fu lapidaria: “il mancato rispetto della condizione speciale di servitù di uso pubblico, può configurarsi come abuso edilizio da sanzionare, nella fattispecie  non con un’ordinanza di demolizione/riduzione in pristino, poiché verrebbero meno i fini di pubblico interesse connessi alla realizzazione ed all’utilizzo dei parcheggi interrati, ma obbligando i proprietari al rispetto della suddetta condizione speciale adottando il blocco delle compravendite dei box interrati, ovvero la diretta  acquisizione  gratuita del costruito al patrimonio del Comune”.Di fronte a tali gravità, concludevano nella denuncia le Associazioni, si evidenziava che nessun provvedimento era stato preso dai Dirigenti  preposti e nel frattempo succedutosi al Dipartimento di Edilizia privata, affinché fosse garantito  il diritto di servitù  di uso pubblico del parcheggio interrato  in Via Marziale n. 22 . Si chiese pertanto  un intervento delle Autorità interpellate onde accertare eventuali illeciti ed atti omissivi nonché eventuali danni erariali commessi dai Responsabili del Settore Antiabusivismo ed Edilizia Privata del Comune di Sorrento. Al momento come anche sottolineato da Rosario Lotito, Responsabile locale del Movimento 5 Stelle,  tale situazione è stata finalmente attenzionata anche  dalla Procura di Torre Annunziata e mentre la Corte dei Conti in modo solerte ha già aperto un procedimento, tuttora in corso, per le presunte inottemperanze alle condizioni speciali previste nel permesso n: 115 del 23/10/2003 per la costruzione di un parcheggio interrato in via marziale n.22- Soc. Gieffe Costruzioni Srl- con istruttoria n: 73/2018/VTL Prot. 36253 del 17/09/2019.
Forse finalmente i cittadini sorrentini inizieranno ad usufruire di un area verde di loro proprietà. 15 ottobre 2019 – salvatorecaccaviello.