Teggiano: a Monsignor Giuseppe Liberto la quarta edizione del premio “Giovanni Paolo II” – Cav. N. H. Don Attilio De Lisa

19 ottobre 2019 | 23:38
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Teggiano: a Monsignor Giuseppe Liberto la quarta edizione del premio “Giovanni Paolo II” – Cav. N. H. Don Attilio De Lisa
Teggiano: a Monsignor Giuseppe Liberto la quarta edizione del premio “Giovanni Paolo II” – Cav. N. H. Don Attilio De Lisa
Teggiano: a Monsignor Giuseppe Liberto la quarta edizione del premio “Giovanni Paolo II” – Cav. N. H. Don Attilio De Lisa
Teggiano: a Monsignor Giuseppe Liberto la quarta edizione del premio “Giovanni Paolo II” – Cav. N. H. Don Attilio De Lisa
Teggiano: a Monsignor Giuseppe Liberto la quarta edizione del premio “Giovanni Paolo II” – Cav. N. H. Don Attilio De Lisa
Teggiano: a Monsignor Giuseppe Liberto la quarta edizione del premio “Giovanni Paolo II” – Cav. N. H. Don Attilio De Lisa

Si riconferma l’impegno delle Acli per la comunità. Il premio “San Giovanni Paolo II” giunge alla sua quarta edizione. Emozioni e sorprese anche quest’anno per la manifestazione che ha unito alla celebrazione liturgica dei gesti concreti che le ACLI di Salerno intendono sostenere. Da sempre promotore di azioni concrete per la comunità, l’evento si è rinnovato grazie all’impegno dei soci di “Camminare Insieme” che dedica il riconoscimento alla memoria del Santo Pontefice.
Ad esser premiato è stato Monsignor Giuseppe Liberto, maestro e compositore che nel 1997 venne scelto proprio da papa Wojtyla per la direzione della Cappella musicale pontificia “Sistina”. La scelta è stata presa all’unanimità dalla commissione presieduta da Francesco Antonio Grana.
A Monsignor Liberto, autore di notissime melodie liturgiche, si uniscono altre due figure connesse al ministero petrino del Papa polacco; il salernitano Giuseppe Blasi, giornalista e Presidente dell’UCSI Campania (l’unione dei giornalisti cattolici della stampa) ed il giornalista Salvatore Cernuzio.
L’evento, promosso ed organizzato con la diocesi di Teggiano-Policastro si è tenuto nella parrocchia di San Marco, guidata da Don Angelo Pellegrino succedendo al presente don Vincenzo Gallo, dove è custodita la reliquia ex capillis del Santo. La cerimonia di premiazione, a cui hanno preso parte le autorità istituzionali, civili e religiose del territorio, si è svolta oggi sabato 19 ottobre 2019 con inizio alle ore 16.30.
Presenti l’On. Franco Picarone Presidente Regione Campania della Commissione Bilancio,Valentino Di Brizzi di Sassano,don Vincenzo Federico Parroco di Padula Scalo,Daniele Manzolillo organizzatore con il ringraziamento per l’invito in quanto il Sottoscritto proveniente da Sanza ricevuto per la quarta volta,don Cono Di Gruccio,il giornalista Geppino D’Amico,Gelsomina Lombardi vicesindaco di Sala Consilina,ecc.
Nel corso della serata, è stato ufficializzato il protocollo d’intesa sottoscritto tra le ACLI salernitane e l’Istituto comprensivo di Teggiano. Un progetto per la comunità e soprattutto per i ragazzi che prende il nome da un monito che il Papa polacco diede ai giovani “…fate della vostra Vita un capolavoro”. Un’iniziativa volta a premiare e come èstato con una borsa di studio, gli alunni più meritevoli delle classi terze, che abbiano concluso il ciclo di studi con il massimo dei voti e nel corso del quale, abbiano approfondito e realizzato la migliore ricerca sul pensiero e magistero di Karol Wojtyla.
Quest’anno l’attenzione delle Acli salernitane, è stata rivolta verso i cinque studenti segnalati dall’istituto teggianese, non solo per riconoscere il merito scolastico importante ma anche per facilitare e sostenere le famiglie nell’esigenze scolastiche dei propri ragazzi.
“In questo tempo, di grande fragilità sociale, economica e politica che ricade sulle giovani generazioni e le tante famiglie del Paese, occasioni come questa – come ha dischiarato il presidente delle Acli Gianluca Mastrovito – ci stimolano a ravvivare il nostro servizio alla comunità, la nostra vocazione popolare di movimento di pedagogia sociale”.
Come avvenuto nella scorsa edizione, è stata consegnata una menzione speciale ad un riferimento del territorio, che nel corso della propria vita umana, associativa e professionale, ha saputo distinguersi per fedeltà ai valori cristiani, etici e sociali, attraverso opere concrete di prossimità e vicinanza, donando speranza ai più fragili e sulla quale gli organizzatori, hanno voluto mantenere riserbo per sortire una gradita sorpresa.