Il progetto, presentato in anteprima ai cosiddetti “contigui”, prevede la realizzazione di un tunnel artificiale di ca. 400 mt da Maiori (imbocco area Apicella) a Minori (sbocco ex-deposito carburanti). Particolarmente critica mi sembra la soluzione prevista per l’uscita, stando almeno a quanto ci è stato mostrato. Infatti, oltre all’assenza di pareti fonoassorbenti, si prevede l’inglobamento del nuovo percorso nell’attuale strada statale SS163, che scorre ad un’altezza di ca. 3 mt dal livello del suolo. A partire da tale punto si prevede la creazione di uno snodo stradale in sopraelevazione, che figurativamente oserò chiamare “serpentone”, per il riallacciamento all’attuale statale SS163. Per l’instradamento pedonale da e per Maiori è prevista invece una cosiddetta “tangenziale suppletiva” accollata al serpentone, destinato invece esclusivamente alla circolazione stradale. Si tratta, a mio avviso, di una strategia non solo complessa, ma anche panoramicamente oltremodo offensiva. La realizzazione del serpentone e del cordolo tangenziale sarebbe gravemente pregiudizievole a livello ottico con preclusione parziale del campo visivo in direzione mare. Esisterebbe a mio modestissimo avviso ancora un’alternativa, da me da anni testardamente, ma vanamente, sostenuta, ossia l’allargamento del tratto stradale Minori-Maiori mediante l’esecuzione di cordoli e banchettoni a sbalzo. Mi sembra tra l’altro che la tecnica, adottata per il tronco Positano-Sorrento e per alcuni tratti tra Amalfi e Positano, sia stata simile. Visto che per arcani motivi tale soluzione, che mi sembra quella meno costosa, più veloce e certamente meno pericolosa viene inspiegabilmente rigettata dai nostri strateghi della strada e tenuto conto che il progetto “s’ha da fare”, mi si permetta a questo punto un’ipotesi alternativa intesa a semplificare la realizzazione del progetto e ad attutire i costi. Lo sbocco del tunnel deve aver luogo direttamente a livello “campetto”, compensando il dislivello stradale gradualmente già all’interno del tunnel mediante perforazione mirata con taglio dall’alto verso il basso. Per il ricongiungimento definitivo con il serpentone sarà quindi sufficiente creare un sottopassaggio con un’opportuna perforazione del sottostrada. Nel caso in cui, come presumo, la distanza tra livello campetto e livello stradale non dovesse risultare sufficiente per il passaggio di autobus e autocarri di dimensioni superiori, allora si dovrebbe ripristinare lo status quo del campetto, appianandolo a livello spiaggia oppure pensare alla possibilità di spostare di 4/5 mt il punto di sbocco del tunnel in direzione Maiori. In ambedue i casi si disporrebbe di spazio in altezza sufficiente per il transito di mezzi anche ingombranti.
Vantaggi: 1) Soppressione “tangenziale suppletiva”; 2) Eliminazione sbocco tunnel direttamente su statale SS163; 3) Visibilità panoramica garantita; 4) Deturpamento ambientale (serpentina, tangenziale) scongiurato; 5) Ricorso meno frequente all’impiego di esplosivi per la minore resistenza al taglio di roccia sottostante più tenera, in quanto più sabbiosa; 6) Costi complessivi significativamente ridotti.
Varrebbe la pena dedicare qualche minuto di attenzione ai suggerimenti appena esposti?
Giuseppe Civale