Ibrahimovic è del Milan

8 novembre 2019 | 08:03
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Ibrahimovic è del Milan
Ibrahimovic è del Milan
Ibrahimovic è del Milan

«Ibrahimovic ha 38 anni e ora è stato preso dal Milan, uno dei club più importanti al mondo». La clamorosa indiscrezione di mercato proviene dagli Usa, dove il proprietario della Mls, Don Garber, avrebbe involontariamente svelato il futuro dell’attaccante svedese, ai microfoni di Espn. L’ex rossonero, ora 38enne, potrebbe tornare in Europa dopo l’esperienza ai Galaxy, e in questi giorni era in trattativa con il Bologna grazie all’ottimo rapporto con Mihajlovic. Ma secondo il manager statunitense il Milan avrebbe avuto la meglio nella corsa a Zlatan.
Missione Gazidis. Ma prima di tutto c’è da andare a caccia dell’impresa. Il Milan domenica proverà a trovare il suo primo punto contro la Juventus all’Allianz Stadium. I rossoneri hanno sempre perso negli otto precedenti in campionato. Però Pioli non vuole partire sconfitto, e in questa settimana ha provato a stimolare il gruppo dopo la sconfitta interna contro la Lazio. Ai rossoneri servirà essere sul pezzo dall’inizio alla fine del match, limitare gli errori individuali che fino ad oggi hanno fortemente condizionato il cammino in campionato.
«Il Milan è importantissimo nella storia del calcio, e stiamo facendo di tutto per riportarlo in alto», ha confessato ieri l’amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, durante l’evento di presentazione del libro dedicato ai 120 anni del club. Ed è proprio dalle partite contro la Juve che il Milan può trovare le risorse necessarie per ripartire. Sono le grandi prove nei big match che possono consegnare esperienza e autostima ad un gruppo che vive un periodo di grande difficoltà. «Siamo un team giovane che sta crescendo. Tutte queste partite sono opportunità per crescere e migliorare. Il risultato non è stato ottimale con la Lazio, e non ci ha soddisfatto, ma dalla buona prestazione si riparte e si costruisce. Il nostro focus è sulla crescita dei giocatori – ha detto Gazidis – La sfida alla Juventus? Giocheremo contro la miglior squadra italiana. Ci saranno alti e bassi ma questa è la direzione chiara verso cui stiamo andando. Gare come queste sono opportunità per i nostri giocatori, e sono convinto che potremo fare una grande partita contro la Juve».

PIATEK SA COME SI FA. La speranza di Pioli è di offrire una grande prestazione in casa dei campioni d’Italia e cominciare la rimonta dopo la sosta per le Nazionali, in modo da accorciare in classifica su Lazio e Roma, le vere rivali per l’Europa. Il tecnico ha intravisto miglioramenti contro la Lazio e proverà a mettere a posto alcuni aspetti per dare filo da torcere ai bianconeri. In primis sta cercando di modificare qualche movimento offensivo per rendere l’attacco più concreto. Il problema più importante di questa squadra è che va poco al tiro e segna con il contagocce. Sono solamente 11 le reti messe a segno in undici gare, ben 10 in meno rispetto all’anno scorso. Pioli sta provando a rigenerare Piatek, fermo a quota tre reti stagionali, di cui due su calcio di rigore, ma il polacco sa come si segna alla Juventus. L’anno scorso infatti il Milan mise in difficoltà la squadra bianconera proprio con la rete del vantaggio nel primo tempo, ma nella ripresa la Juve riuscì a ribaltarla con il rigore di Dybala e la zampata di Kean nel finale. Nonostante la Juve sia una corazzata con una rosa assai superiore a quella milanista, il Milan proverà a sfatare il tabù dello Stadium e tentare l’impresa.

fonte:corrieredellosport