LA GUERRA PER IL MEZZOGIORNO, Italiani, borbonici e briganti – 1860-1870; del prof. Carmine Pinto.
Venerdì 15 Novembre, ore 18:30 presso il Circolo “Unione Sportiva Vietrese”, c.so Umberto I n.17, Vietri sul Mare (adiacente piazza Amendola) si presenterà il nuovo libro di Carmine Pinto in cui si illustrerà una guerra che vide in campo un esercito, quello borbonico ed un popolo, quello meridionale che fu etichettato come “brigante”. “Un momento storico culturale di alto livello-ha dichiarato l’assessore alla cultura di Vietri sul Mare ,
Antonello Capozzolo-che ci permetterà di capire fino in fondo la storia, mai chiarita di un Mezzogiorno invaso e saccheggiato. La Congrega Letteraria si pone come obiettivo, di coltivare un bene importante come la cultura, attraverso presentazioni di libri che lascino un segno o regalino sogni”. Il libro di Pinto, tra l’altro Vincitore del Premio Basilicata 2019 Saggistica storica nazionale, si pone una domanda :” il brigantaggio fu l’eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o la sfida allo Stato di bande criminali?”
La guerra per il Mezzogiorno concluse la crisi del Regno delle Due Sicilie, determinò il successo dell’unificazione italiana e marcò la complicata partecipazione del Mezzogiorno alla nazione risorgimentale. Iniziò nel settembre del 1860, dopo il successo della rivoluzione unitaria e garibaldina, e si protrasse per un decennio, mobilitando re e generali, politici e vescovi, soldati e briganti, intellettuali e artisti. Non fu uno scontro locale, perché coinvolse attori politici e militari di tutta la penisola e d’Europa, ma non fu neppure una guerra tradizionale: i briganti, le truppe regolari italiane, i volontari meridionali si sfidarono nelle valli e nelle montagne in una guerriglia sanguinosa, del tutto priva dei fasti risorgimentali. Si mescolarono la competizione politico-ideologica tra il movimento nazionale italiano e l’autonomismo borbonico; l’antico conflitto civile tra liberalismo costituzionale e assolutismo; la lotta intestina tra gruppi di potere, fazioni locali, interessi sociali che avevano frammentato le città e le campagne meridionali. Questo libro, per la novità di materiali e documenti usati e per la vastità delle ricerche compiute, offre una prospettiva sulla guerra di brigantaggio che innova interpretazioni fino a oggi date per acquisite.
Antonio Di Giovanni