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Le mele insane per enogastronauti doc

16 novembre 2019 | 11:06
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Le mele insane per enogastronauti doc
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Le mele insane per enogastronauti doc
Le mele insane per enogastronauti doc

Le melanzane hanno un colore che a noi europeri non piace, il viola è colore di Messa da Requiem, agli attori fa venire l’orticaria, a noi le melanzane le hanno fatto conoscere i viaggiatori che si recavano nei paesi orientali e per secoli le abbiamo trattate da piante ornamentali che non mangiavamo per superstizione, per questo i nostri avi le chiamarono “mele insane”. Lo stesso dicasi per i pomodori. Quelli che arrivarono per la prima volta dalle Americhe avevano anch’esse venature viola, col tempo sparite grazie alle selezioni messe in atto dai contadini, che privilegiarono il rosso, si chiama “domesticazione” delle piante. Eppure oggi una ricerca pubblicata dal gruppo del Sant’Anna di Pisa (Sara Colanero, primo autore) rende giustizia al colore viola. Il viola che noi, per i nostri pregiudizi, abborriamo è infatti composto da preziosi antociani che oggigiorno cerchiamo di recuperare consumando integratori alimentari. Questa breve storia sui pregiudizi alimentari e le scoperte recenti dei ricercatori dell’Università di Pisa ci insegnano come sottolinea Roberto Defez sul Corriere della Sera (ediz. del 16 novembre 2019) che talvolta è “meglio ascoltare un genetista che un poeta!

a cura di Luigi De Rosa

(le foto sono tratte dal web)